Villa Marzona, Levi

Treppo Grande, 1636

La villa Marzona Levi sorge isolata dal centro abitato, in posizione arretrata rispetto al limite stradale, circondata da appezzamenti di terreno coltivati. Disposto perpendicolarmente ed in posizione dominante rispetto alla strada che collega Treppo Grande a Cassacco, l'edificio è composto da tre corpi adiacenti allineati: il rustico, la casa di abitazione e una torretta eretta in epoca posteriore. E’ un esempio di villa padronale che dal punto di vista planimetrico presenta una pianta rettangolare con corpo centrale sviluppata su due piani più sottotetto, affiancata a sinistra da un corpo più basso, coevo all’edificio padronale e a destra da una torretta con fogolar (il rustico ovest e la torretta in mattoni a est sono stati accorpati alla fine del XIX secolo). Completa il complesso edilizio un corpo rustico con pianta a forma di “L” in cui una parte è utilizzata come stalla e l’altra è occupata da un portico a tre colonne. Il prospetto principale della villa prospettante sul giardino, mostra linee compositive sobrie, incentrate sulla simmetria assiale e sulla regolarità delle aperture rettangolari con cornici lapidee. La porzione centrale è sottolineata dalla sovrapposizione di due aperture ad arco, al piano terra preceduta da tre bassi scalini e al piano nobile dove l’apertura affaccia su di un balconcino con parapetto in ferro battuto; ai lati sono disposte finestre rettangolari distribuite secondo un disegno regolare. La disposizione planimetrica interna riprende la tipologia stilistica della villa veneta di campagna, con salone centrale su cui si affacciano le sale laterali di dimensione minore; ricca è la decorazione pittorica del salone al piano nobile, con scene dipinte dall’udinese Domenico Paghini (1778-1850). Gli affreschi, di soggetto mitologico, raffigurano Il ratto d’Europa, Zeus con Giunone e le Stagioni; l’apparato decorativo è completato da ricche sovrapporte affrescate con paesaggi e putti

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