Villa Trissino, Da Porto, Manni, Facchini, Rossi

Sarego, - 1562 ante

A nord, visibile già all’ingresso lungo la strada, sorge un edificio quattrocentesco, mentre a est, sul confine tra la corte e il fiume Brendola, corre un muro di cinta, realizzato in conci di pietra calcarea poggianti su un basamento di blocchi a bugnato, dove è ancora riconoscibile l’antico portale, già tamponato, che originariamente costituiva l’accesso dalla via d’acqua. Il paramento murario si collega a una barchessa porticata, scandita da sei colonne di ordine tuscanico e annessa a una torre colombara. A sud altri tratti dell’originario muro di cinta segnano le forme dell’area cortiliva, interrompendosi all’apertura di un elegante portale centrale bugnato. Lungo il fianco occidentale una seconda barchessa, con portico ritmato da otto colonne di ordine tuscanico, si aggancia agli antichi tratti di cinta muraria, connettendosi al settore settentrionale, dove il terrazzamento del colle che affaccia sull’ampia corte sottostante accoglie un rustico destinato a funzioni di servizio

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