Battistero di S. Maria della Scala

Chieri, 1964/00/00 - 1964/00/00

Il Battistero è poco discostato dal fianco meridionale del Duomo ed è in comunicazione con esso mediante un breve corridoio in corrispondenza della quarta campata delle navatelle. La pianta è a croce greca negli angoli della quale si sviluppano 4 absidiole a pianta semicircolare. L’abside con l’altare battesimale in pietra in stile comatesco è opposto a quello dell’altare che conteneva il fonte battesimale ed ora ad incastrato nel vivo un armadietto di legno duro in stile gotico del sec. XIX. Nel braccio dx è aperta una porta d’ingresso dalla piazza, mentre il braccio di sx immette nel Duomo, questi 4 bracci sono coperti da volte a botte. Sopra gli otto lati corrispondenti ai 4 bracci e alle 4 absidiole sono impostati gli archi che sostengono il tiburio ottagonale la cui volta è a spicchi rinforzata da costoloni che poggiano su colonnette. La volta è stata affrescata con elementi decorativi nell’ultimo quarto del sec. XIX. Le quattro nicchie sono coperte da volte a semicatino. Nei muri del tiburio sopra gli archi a tutto sesto sono aperte finestre circolari strombate; in basso nel braccio verso ovest e sud sono aperte strette finestre oblunghe con arco a tutto sesto strombato. Glia affreschi del 400 in cui è raffigurata la passione del Cristo sono di autore ignoto e formano una fascia sopra gli archi a tutto sesto e le finestre circolari. Tale fascia differenzia la parte romanica da quella gotica. I frantumi della piletta per l’acqua lustrale in marmo bianco datata 1584, della vasca marmorea con iscrizione del 1503, sono a dx dell’ingresso del Duomo. I resti di un'altra vaschetta di marmo bianco forse del XVII sino a destra della porta dell’ingresso dalla piazza ai lati della quale sono collocate due iscrizioni i del 1794 e del 1830 di fronte alle quali è infissa la lapide dei Tana. Prima degli scavi del 1964, il pavimento del Battistero era in piastrelle di pietra bicolore, che ora è possibile vedere solo nel braccio che comunica con il Duomo, attualmente è in calcestruzzo armato. Internamente la tecnica muraria è a opus spicatum o spina di pesce, esternamente in mattoni pieni a corsi regolari. L’edificio all’esterno manifesta in basso lo stile romanico; i bracci della croce con prospetti terminati superiormente da frontoni triangolari, cornici con archetti pensili, con cotto interrotti da lesene, finestre con archi a tutto stesso strombati. La porta d’ingresso è del sec. XIX in stile romanico in pietra bianca, sovrastata da una croce marmorea infissa nel vico le pareti curve corrispondono alle absidiole. Nella parte superiore , gotica notiamo il tiburio ottagonale con spigoli rinforzati da lesene nelle quali soni inserite delle catene che portano pinnacoli le cui superfici di mattoni sono tagliate ad unghia di cavallo. La copertura su ossatura lignea ha un manto in coppi a otto falde

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