Il sito è noto per il rinvenimento, durante lavori di sbancamento lungo la strada statale 195, di una sepoltura risalente al periodo eneolitico. La tomba, del tipo a cista litica rettangolare, era costituita da una fossa terragna (profonda m 1,5) orientata N-S rivestita con due filari di blocchi grezzi (m 050x0,40), di quarzo e porfido, sistemati in aggetto e coperti a piattabanda da 3 lastre affiancate di scisto (m1,20x0,70). All’interno, a diretto contatto con la terra che costituiva il fondo della fossa, si rinvennero scarsi resti osteologici umani le cui caratteristiche di giacitura suggerirono la presenza di un solo inumato deposto sul fianco sinistro in posizione leggermente rannicchiata. Gli oggetti di corredo, costituiti da un piatto e da un’olla decorata da strette scanalature disposte secondo uno schema metopale, erano sistemati a NE del cranio (piatto) e a SW degli arti inferiori (olla). Probabilmente la sepoltura era pertinente a una più ampia necropoli connessa a un relativo abitato