statuetta femminili sedute con polos

stipe votiva di piazza S.Francesco, Catania, 560 a.C - 540 a.C
Dato Non Disponibile (officina)
dato non disponibile

"Statuette femminili assise sul trono. ( coppia seduta), gruppo fittile, di officine locali della colonia Calcidiese. Figure feminili acconciate con alto polos cilindrico da cui si diparte il velo che scende lungo le spalle. Spalle arrotondate , seni appena rilevati, braccia piegate e disposte sulle gambe, mani con palmi disposti sulle ginocchia. Volto ovale, naso con base larga, bocca con labbra prominenti. Kitone lisciocon scollo circolare lungo sino ai piedi , ricadente sulle ginocchia in due ampie pieghe simmetriche. Trono con spalliera rettangolare e fiancate rilevate. Corpo ceramico arancio, grigio in superficie, molto duro, compatto."

  • OGGETTO statuetta gruppo fittile
  • MATERIA E TECNICA terracotte
  • MISURE Altezza: 20,5 cm
    Larghezza: 15 cm
  • CLASSIFICAZIONE COROPLASTICA
  • AMBITO CULTURALE Ambito Greco-orientale
  • ATTRIBUZIONI Dato Non Disponibile (officina): ESECUZIONE
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo archeologico regionale di Catania
  • LOCALIZZAZIONE Ex Manifattura Tabacchi
  • INDIRIZZO via Garibaldi, 233, Catania (CT)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Piano T/ala est/vetrina n.2
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "I materiali della Stipe identificano due momenti di vita del santuario: il periodo arcaico e il periodo classico, durante il quale si ha la certezza che il santuario fosse dedicato a Demetra e Kore. Le figure femminili che rappresentano vari passaggi di età, in età classica, i cui bisogni sono più individuali e nelle statuette si tende ad evidenziare l'importante status sociale delle donne che officiavano il culto delle dee. Le terrecotte figurate sono l 'elemento più importante per comprendere quale sia la sfera di competenza di una divinità di un santuario, dal momento che le sfere di competenza, lette nelle statuette, possono essere comuni a più divinità. Le statuette arcaiche sottolineano la giovinezza delle figure femminili , ritratte attraverso l'utilizzo di un vestiario che aderisce al corpo e recanti dei simboli che indicano il passaggio d'età dalla fanciullezza all'età da marito. Con attributi quali ad es. : le capsule di papavero ( simbolo della nascita, della rinascita e del passaggio ma anche al nutrimento e alla fecondità); il bocciolo /fiore ( simbolo antico del fiore virginale e della fanciulla non sposata); il volatile ( simbolo di grazia e simbolo erotico); la ghirlanda ( ambito nuziale), la mela ( accettazione totale delle nozze da parte della sposa); il melograno (simbolo di fecondità e rimando al legame di kore con il mondo dell'oltretomba). In età classica questa varietà di tipologie si perde e troviamo le offrenti con porcellino e le offrenti con fiaccola. Il porcellino è un animale legato al mito e il porcellini da latte venivano buttati in bothroi e lasciati li a decomporre . Il simbolo della torcia invece ha una doppia valenza: la torcia è simbolo di luce ma anche simbolo di status sociale. Sono mogli di cittadini legittimi da cui ci si aspetta venga generata una prole di cittadini legittimi. Le donne portavano anche altri piccoli oggetti in offerta, le pissidi contenenti sementi, frutta o ancora pani e dolci cucinati secondo ingredienti specifici e preparati soltanto dalle donne."
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO "La stipe del santuario di Demetra costituisce la principale testimonianza della fase greca della città e la concreta documentazione della presenza del grande santuario conosciuto e citato dalle fonti. Santuario localizzato nell'area dell'odierna via Crociferi."
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900382787
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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