Orlo espanso all'infuori orizzontalmente, con labbro verticale leggermente bombato, separato da esso mediante piccola risega. Collo dal profilo concavo, spalla orizzontale (ma meno schiacciata di quella delle hydriai pure attribuibili al pittore di Policoro), corpo cuori forme bene espanso, piede ad echino rovesciato incavato internamente. Anse laterali risvoltate, impostate con leggera obliquità sulla parte superiore del corpo; l’ansa superiore, a bastoncello, è impostata dalla parte mediana del collo allo spigolo della spalla. L'orlo superiore della bocca ed un bordo inferiore esterno del piede presentano la sola ingubbiatura; risparmiate pure una zona rettangolare tra gli attacchi delle anse laterali, una zona circolare con lineole nere intorno agli attacchi stessi, la parte interna delle anse e due linee molto sottili che corrono lungo l'attacco e sul bordo superiore del piede. Sul labbro è una fascia di ovuli, separati tra loro nella parte inferiore da puntini neri; la parte medio inferiore del collo è occupata da un fregio di palmette contrapposte in campi romboidali, delimitati da due linee chiare sopra e sotto il fregio e da linee oblique che terminano formando viticci alla base delle palmette. Sotto alla scena figurata è un fregio a meandri rivolti a sinistra in gruppi di tre (eccezionalmente quattro) intervallati da riquadri normalmente doppi, con croce obliqua nel riquadro interno. La decorazione del lato secondario comprende sei palmette disposte a gruppi di due, contornate da linee che formano viticci e foglie. Sotto le anse laterali sono due felini incedenti verso al scena figurata. Sulla spalla sono due gruppi di figure composto entrambi di un giovane ignudo e di una fanciulla: nel gruppo di sinistra il giovane è seduto su un masso, di trequarti a destra, intento a guardare la fanciulla di prospetto, ma col capo volto verso di lui, la quale palleggia con la mano destro una piccola palla. La fanciulla indossa un chitone manicato con rimbocco bordato di due linee scure verticali nella zona centrale. Nel gruppo di destro il giovane è in piedi, di prospetto e col capo di profilo a sinistra, poggiato ad un bastone ed indicante con la man destra, protesa verso il basso, un grosso kalathos. Un mantello copre parte della spalla sinistra e tutto il braccio sinistro del giovane. La fanciulla che gli sta di fronte, di profilo a destra, palleggia due piccole palle alla maniera dei giocolieri; come l’altra fanciulla indossa un chitone con rimbocco, ma privo delle maniche. La scena inferiore, meglio conservata ed eseguita con tocco più preciso comprende anch’essa quattro figure in una caratteristica scena di "inseguimento". Da sinistra giunge correndo un giovane ignudo con un mantello che gli si avvolge intorno alle braccia. Nella mano destra stringe un doppio strigile. Dinanzi a lui è una giovane donna di prospetto, col capo volto verso il giovane, la quale indossa un chitone manicato a doppio rimbocco, quello inferiore trattenuto da una "zone”, le cui estremità sembrano terminare in un pendaglio a croce; porta collana, orecchini, ed una benda ricamata che le trattiene i capelli; con la mano sinistra regge una cista ornata che viene afferrata da un satiro ignudo, di tre quarti a sinistra, il quale incede con il caratteristico passo di danza verso la donna. Il satiro, che he le orecchie caprine e la coda equina, porta, poggiato sul braccio sinistro flesso, il tirso. Alle sue spalle è una seconda figure muliebre, di trequarti a destra, ma col capo rivolto indietro, incedente verso destra. Ha anch'essa collana, orecchini, benda ricamata tra i capelli ed indossa un chitone senza maniche con doppio rimbocco. Con la mano sinistra regge una cista ornata