Sant'Arcangelo- loc. San Brancato (area ad uso funerario necropoli)

Sant'Arcangelo, IV a.C./ III a.C

Si segnala una necropoli del IV sec. a.C. composta, allo stato attuale delle ricerche, da 250 sepolture, e riferibile ad un importante centro lucano di fondo valle. Si tratta in genere di tombe a fossa terragna, con scheletro in posizione supina, secondo un uso comune alle genti italiche; rara è la presenza di sepolture ad incinerazione. Tra gli elementi dell'armamento si ricordano i cinturoni in bronzo che contraddistinguono le sepolture dei guerrieri lucani. Le sepolture femminili riferibili a personaggi di rango privilegiato sono caratterizzate da fibule in argento. Quelle infantili restituiscono in alcuni casi statuette di divinità femminili (precisa testimonianza di un'adesione a forme di religiosità greca), oltre a tintinnabula e giocattoli in terracotta. Nel corso della prima metà del IV sec. a.C., tra gli elementi del corredo ceramico, si segnalano alcuni vasi a figure rosse, attribuibili a fabbriche lucane e pestane. Questi ultimi documentano l'esistenza di rapporti fra quest'area e la Campania, particolarmente intensi fin dall'età arcaica. Dal terzo venticinquennio dello stesso secolo la presenza di ceramiche a figure rosse di produzione apula sembra testimoniare una maggiore apertura verso il mondo magno-greco. Il sito viene abbandonato agli inizì del III sec. a.C., in relazione ai processi di riorganizzazione del territorio determinati dalla presenza di Roma in Lucania e dalla conseguente fondazione di Grumentum, in Val d'Agri

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - IV a.C./ III a.C

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'