La struttura fu scoperta da Angelo Mosso nel 1909 al di sotto di un tumulo di terriccio e pietre, immerso all’interno della pineta. La tipologia architettonica a cella unica si riallaccia alla tradizione dolmenica che caratterizza i dolmen del Leccese, differenziandoli da quelli della Puglia centrale, caratterizzati da un corridoio d’ingresso. Il dolmen in oggetto, infatti, conserva un lastrone di copertura di forma quadrata, che poggia in parte al suolo e in parte su tre lastroni interrati. Indagini di scavo condotte in quest’area negli anni ottanta del secolo scorso hanno permesso di rilevare la presenza di resti antropici e di recipienti vascolari, tra cui una tazza e un bicchiere a pareti convesse