telaio (elemento di telaio e di lacunare decorati con pigmento pittorico)

Ercolano, post 46 a.C - ante 79 d.C

Elemento ligneo di forma rettangolare, policromo; dotato di un incastro del tipo “a tenone” presso un’estremità. Una di queste risulta fratturata e lacunosa, l’altra invece conserva il tenone anch’esso fratturato, le spalle mutile e con i bordi frastagliati. Su un laterale si notano 1 cavicchio e la sede sempre di un cavicchio, presso un’estremità e la sede di un cavicchio presso l’latra estremità. Il retro del reperto ha delle lacune e una superficie meno levigata con dei segni paralleli e obliqui. Le lavorazioni riscontrate sul reperto sono levigatura, piallatura, scalpellatura, foratura con trapano a mano e taglio. La specie arborea, per analogia visiva è l’abete bianco (Abies alba)

  • OGGETTO telaio elemento di telaio e di lacunare decorati con pigmento pittorico
  • MATERIA E TECNICA legno/ a intaglio/ levigatura
    a scalpello
    pigmento
  • MISURE Altezza: 1.5 cm
    Lunghezza: 29 cm
    Larghezza: 4.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reperto è parte integrante dell’orditura primaria e secondaria del tetto del cosiddetto “Salone dei marmi” della Casa del Rilievo di Telefo. In particolare il reperto fa parte del gruppo di elementi lignei scavati sul finire degli anni ’80 del secolo scorso (Budetta T. 1988, p. 237; 1993 pp. 680-681) e può essere interpretato come componente del telaio della controsoffittatura. Nelle prime campagne di scavo però i reperti lignei vennero definiti sia come coperture che infissi delle abitazioni limitrofe. Il telaio del Salone dei Marmi era composto da montanti orizzontali a sezione rettangolare di diversa lunghezza e con diversi tipi di incastri e di lavorazione delle parti terminali: incassi di forma rettangolare “a mortase” e quindi assemblate con altri elementi con estremità sagomate “a tenone”. Il reperto in esame in fatti è dotato dell’incastro “a tenone”. Lo studio e il restauro hanno ulteriormente consentito di ricostruire tutti gli altri sistemi di ancoraggio. Le tipologie degli incastri sono oltre quello semplice “a mortasa e tenone”, sopra descritto, quello “a mezzo legno” e“a mezzo spessore”. Tutti gli incastri venivano assicurati attraverso piccoli chiodi di legno (cavicchi) o zeppe. Rari sono i chiodi di ferro e l’uso di leganti. Infine mediante chiodi in legno erano fissate al telaio delle cornici lisce o decorate. Quest’ultime erano ancorate a due elementi paralleli del telaio come una sorta di binario. Tale circostanza permette di ricostruire la tipologia del telaio composta da una griglia di finti travetti dalla sezione ad “U” (Camardo D. Notomista M. 2015, p. 286)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925793
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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