telaio (struttura portante controsoffitto)

Ercolano, post 46 a.C - ante 79 d.C

Elemento ligneo di forma rettangolare, dotato presso l’estremità di sistemi ad incastro in posizione opposta, a mezzo spessore e a mezzo legno. La faccia principale ha una superficie liscia e presso un lato corto si trova un incastro con tenone a mezzo spessore con una sagomatura trapezoidale” a punta di freccia”. Il retro presenta una superficie più irregolare e 1 cavicchio passante, e sempre presso un lato corto un incastro con tenone, a mezzo legno, con taglio a 90°. I laterali dei lati lunghi sono lisci. Sul reperto le lavorazioni riscontrate sono levigatura, piallatura, scalpellatura, foratura con trapano a mano e taglio

  • OGGETTO telaio struttura portante controsoffitto
  • MATERIA E TECNICA legno/ a intaglio/ levigatura
    legno/ foratura con trapano a mano
  • MISURE Altezza: 3 cm
    Lunghezza: 46 cm
    Larghezza: 9 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reperto è parte integrate dell’orditura primaria e secondaria del tetto del cosiddetto “Salone dei marmi” della Casa del Rilievo di Telefo; appartiene alla struttura del telaio del controsoffitto. Il telaio era costruito da una griglia con finte travi ad “U”, ottenute assemblando montanti a sezioni rettangolare e delle cornici lisce o decorate. Queste ultime erano ancorate a due elementi paralleli del telaio come una sorta di binario. Le tipologie degli incastri sono oltre quello semplice “a mortasa e tenone”, quello “a mezzo legno” e “a mezzo spessore”. Tutti gli incastri venivano assicurati attraverso piccoli chiodi di legno (cavicchi) o zeppe. Rari sono i chiodi di ferro e l’uso di leganti. Nel telaio si inseriscono cornici e lacunari, di diversi tipi, dimensioni, profondità e con tracce di policromia. Lo studio post scavo dei reperti e in fase di restauro ha permesso di conoscere le tecniche di carpenteria applicate su questi oggetti. Ad esempio proprio gli incastri a mortase erano realizzati con una tecnica e strumenti tipici della carpenteria tradizionale, utilizzata ancora oggi. Per creare l’incavo tipico della mortasa si tracciava la forma desiderata, poi mediante scalpello e martello si otteneva l’incavo, battendo con colpi precisi dall’esterno verso l’interno (Camardo D. Notomista M. 2015, pp. 286-289)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925772
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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