applique

Vittoria alata con cornucopia, Ercolano, ca 49 d.C - ante 79 d.C

Applique in bronzo lavorato a tutto tondo raffigurante una Vittoria alata. La dea è rappresentata in movimento, nell'atto di poggiare entrambe le punte dei piedi, il sinistro più avanti del destro, su un sostegno, probabilmente un globo oggi perduto. E' avvolta in un peplo riccamente drappeggiato con apoptygma, allacciato soltanto sulla spalla destra lasciando scoperto il seno e la gamba sinistra, portata in avanti. Il panneggio è portato indietro dal movimento. La Vittoria appoggia alla spalla destra una cornucopia, la cui estremità superiore è tenuta dalla mano sinistra, sollevata al di sopra della testa. Due grandi ali spiegate e accuratamente definite nel piumaggio, sono fissate dietro le spalle. La testa è rivolta verso destra e presenta una capigliatura costituita da sottili ciocche che, scriminate al centro, sono portate dalle tempie verso l'alto in un'ampia onda

  • OGGETTO applique
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • MISURE Altezza: 16.6 cm
    Spessore: 5.3 cm
    Larghezza: 11.6 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ MOBILIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raffigurazione della Vittoria, arricchita da attributi quali la cornucopia o il ramo di ulivo, assume il valore simbolico dei benefici conseguenti alla pace dopo le vittorie militari. Il motivo iconografico da cui probabilmente deriva il tipo a cui la statuetta riferimento può essere rintracciato nella Nike tropaiophoros di Taranto, collocata da Ottaviano all'interno della Curia Iulia dopo la vittoria di Azio, replicata variamente su monete (Hoelscher 1979, p. 37) e nella piccola plastica in bronzo, tra cui un piede di tavolino di bronzo da Pompei (Spinazzola 1928, n. 266). Lo schema iconografico che prevede la sostituzione del trofeo con la cornucopia ricorre in vari bronzetti, tra cui, oltre a quello in esame, un altro esemplare ercolanese emerso durante gli scavi borbonici (Bechi 1839, tav. XXIV a sin.), uno proveniente da Velia (Bertarelli Sestieri 1990, pp. 150-154), uno conservato ad Avenches (Musée Romain, inv. n. 6240, vedi Simonett 1939, pp. 53-54, Hoelscher 1968, p. 35) e quello custodito al Cleveland Museum of Art (inv. n. 1984.25, vedi Kozloff/Mitten/Fabing 1988, pp. 340-343, n. 66)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500898881
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Regione Campania
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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