testa ritratto

Ercolano, 25 d.C - 50 d.C

Testa ritratto in marmo bianco a grana fine di personaggio maschile con fattezze giovanili. L'ovale affinato, con fronte bassa, zigomi accentuati e guance scarne, è leggermente rivolto verso sinistra. La capigliatura è definita in ciocche corpose desinenti a fiamma e aderenti al capo, che si dispongono in due livelli sulla fronte in una sorta di frangia che si biforca all'altezza dell'angolo interno dell' occhio sinistro, rivolgendosi verso destra e formando due lunghe basette davanti alle orecchie. Gli occhi, di forma allungata, con palpebre superiori e inferiori rilevate, sono inquadrate da sopracciglia sottili; la bocca, ben sagomata con labbro inferiore più carnoso rispetto al superiore, è serrata e delimitata agli angoli da fossette. Il tratto fisionomico più caratterizzante è il naso, la cui attaccatura è segnata da un lieve incavo, dal dorso gibboso e profilo aquilino

  • OGGETTO testa ritratto
  • MISURE Altezza: 21.8 cm
    Spessore: 12 cm
    Larghezza: 13.7 cm
  • CLASSIFICAZIONE SCULTURA/STATUARIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto, che raffigura un giovane personaggio ad oggi a noi ignoto, ma evidentemente appartenente all'élite municipale, fu rinvenuto in un ambiente dell'appartamento del piano superiore della Casa del Bicentenario, così definita negli anni '30 dal Maiuri per celebrare il ricordo dei duecento anni dall'inizio degli scavi di Ercolano. La domus, di notevoli proporzioni, accessibile dal Decumano Massimo e ubicata in posizione privilegiata rispetto alla zona pubblica della città, vede la sua fase edilizia principale in età augustea, per poi subire diverse trasformazioni nel corso del tempo. Il nostro ritratto fu rinvenuto, come si è detto, al piano superiore, sul pavimento, insieme ad un anello sigillo (Ercolano, depositi, n. inv. 77239) in un ambiente in cui era presente un larario, come testimoniato dalla presenza di una nicchia, di un affresco raffigurante due Lari danzanti e dal rinvenimento di una statuetta di Venere (Ercolano, depositi, n. inv. 77249). La circostanza del rinvenimento della testa all'interno dello stesso ambiente destinato al culto domestico ha indotto ad ipotizzare che il personaggio raffigurato potesse corrispondere allo stesso proprietario della domus o ad un antenato di questi (Caso 2020, p. 20). Le dimensioni, la tipologia di ritratto e in particolare l'acconciatura dei capelli, a ciocchette accuratamente disposte sulla fronte con le punte appena divergenti in corrispondenza dell'occhio sinistro e maggiormente mosse sull'occipite, collocano cronologicamente la nostra testa nella piena età giulio-claudia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500898795
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2021
    2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'