Edificio, di cui non è nota l'esatta estensione, con fasi di vita dal II al V secolo d.C. Del complesso sono noti almeno tre ambienti dotati di pavimentazioni musive policrome. Il primo ambiente (vani 2-3), al di sotto dell'abside del Battistero, presenta il lato occidentale ad emiciclo. La pavimentazione a mosaico policromo, fortemente danneggiata, è interrotta da un muro con andamento nord/sud, quasi completamente rasato, dotato di un pilastrino angolare che si imposta sulla decorazione a mosaico. Il muro è dotato di un'apertura in corrispondenza del suo tratto settentrionale. Un secondo ambiente è stato rinvenuto al di sotto dell'emiciclo meridionale del Battistero. Il vano, di cui non è nota l'esatta estensione, è dotato di una pavimentazione musiva articolata in pannelli interrotta, a nord, da un ipogeo pertinente al Battistero, e da diverse sepolture a fossa. La pavimentazione è tagliata in due settori da due muri paralleli successivi, addossati fra di loro, con andamento est/ovest, quasi completamente rasati: fra i due muri sono state rinvenute tracce di intonaco dipinto. Al di sotto del tratto settentrionale della pavimentazione è stato rinvenuto un pavimento musivo pertinente alla prima fase edilizia dell'edificio. Il complesso si estendeva verso est, nell'area attualmente occupata dal sagrato della chiesa, al di sotto del quale è stato ritrovato un ambiente pavimentato con un mosaico policromo in fase con un muro in laterizi restaurato mediante blocchetti in tufo grigio. L'edificio sostituisce un precedente edificio tardo-repubblicano al quale riferire un tratto di pavimentazione in signino decorato rinvenuta nelle adiacenze del protiro del Battistero e, internamente, al di sotto della pavimentazione di prima fase dell'edificio imperiale