Lo scavo ha messo in luce un grande edificio terrazzato in opus reticulatum composto da una fila di ambienti voltati paralleli, aperti verso il mare con archi distinti da lesene in laterizio; due di essi sono stati individuati immediatamente a monte dell’edificio moderno, presso l’angolo S/O di questo; altri due devono corrispondere alla parete di fondo (Sud) dello stesso e a poca distanza a S/E se ne distinguono almeno altri due. La serie di ambienti voltati sembra proseguire ancora, tanto che, a qualche decina di metri, nel tratto attualmente lambito direttamente dal mare, se ne scorgono altri due, che paiono perfettamente allineati con gli altri. A questa prima fila di ambienti voltati se ne antepone una seconda, sempre in opus reticulatum (di cui non sono note le modalità di copertura) la quale amplia verso Nord il primitivo impianto dell’edificio. Due degli ambienti relativi alla prima fila (3 e 5) vengono trasformati in un secondo momento in cisterne parzialmente aperte verso i nuovi vani. Lo scavo condotto all'esterno dell'angolo S/O dell’edificio moderno ha messo in luce altri due vani, posti in corrispondenza delle cisterne. In uno di questi ultimi ambienti (4), il muro divisorio dalla cisterna doveva essere stato probabilmente attrezzato con una fontana, oggetto poi di spoliazione; lo stesso vano è successivamente interessato da una nuova sistemazione interna, che lo scavo ha solo iniziato a rivelare: nella parete Ovest, intonacata di bianco, vengono tagliati un varco ad arco e, a poca distanza, una nicchia con lesene, all'interno della quale è fissata una maschera teatrale in calcare, rinvenuta danneggiata. La maschera sembra fare parte di una decorazione più complessa che si sviluppa al di sotto di essa, ancora da indagare. Anche la parete opposta (Est) viene modificata, rendendola in parte curvilinea, per una sistemazione che resta ancora da chiarire. Altri due ambienti (7 e 8) sono stati individuati giusto sotto il perimetro dell'edificio moderno; i vani sono risultati essere stati parzialmente demoliti e obliterati in antico, per costruire due nuovi ambienti in opera listata con ricorsi in laterizio, coperto da volte la cui direzione è però trasversale alla precedente (E/O). Di questi ultimi vani è testimoniata una lunga vita ed una rifunzionalizzazione in stalla in età moderna, sino al loro riutilizzo come base e cantina della costruzione novecentesca oggi esistente