pendente

Ercolano, 79 d.C

Trentasette pendenti e amuleti di forma e materiale differente: nove in bronzo (A1-8 e G) di cui una statuina dell'Abbondanza assisa in trono, tre figurine di Arpocrate, una figurina stante non meglio identificabile, una mano panthea, una statuetta di Venere, un crescente lunare, un secchiello con ansa e un frammento di forma rettangolare a sezione piatta; nove pendenti in osso lavorato bianco (C1-2 e E1-7) di cui uno con due figurette affiancate, uno con tre figurette femminili accostate (Ecate?), una scimmietta accosciata, una zanna, tre falli di cui uno alato, un animale acefalo, un elefante; un pendente in legno a forma di sistro (D); cinque gasteropodi di colore bianco rosato forati (F1-F5); un pendente in pasta vitrea verde raffigurante la dea madre (H); undici pendenti in ambra rossa (I1-3, L1-2, M, N, O1-4) raffiguranti un volatile, due tartarughe, due pettinini, una focaccia, una pelta, un bruco, una lucerna e due ali piumate

  • OGGETTO pendente
  • MATERIA E TECNICA pasta vitrea verde/ a intaglio
    ambra rossa/ a intaglio
    bronzo/ fusione
    Conchiglia
  • CLASSIFICAZIONE ABBIGLIAMENTO E ORNAMENTI PERSONALI/GIOIELLI E MONILI
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo numeroso gruppo di pendenti fu rinvenuto sul pavimento della bottega detta del Gemmarius proprio a causa del cospicuo numero di gemme, materiali preziosi, vaghi, pendenti e strumenti per l'incisione rinvenuti al suo interno. Il gruppo eterogeneo di materiali inventariati con il n. 2582 appartengono a quella categoria di pendenti, simboli e amuleti largamente utilizzati, spesso insieme, per adornare collane sia per il loro particolare effetto decorativo e cromatico, che per il significato apotropaico legato sia al materiale di cui erano composti (ad esempio l'ambra, che era ritenuta protettiva contro le malattie della gola) che al loro rappresentare dei verie propri portafortuna. Accanto agli elementi cultuali (conchiglie) e quelli dicarattere apotropaico (elementi falliformi, la mano panthea, si trovano anche riproduzioni di strumenti musicaliminiaturizzati (il sistro, legato certamente ad Iside, cfr. Egittomania Iside 2006, p. 194, n. III.72), vasetti, pettini e altri oggetti di valore prettamente decorativo. Il ciondolo a forma di focaccia rappresenta probabilmente un tipo di torta offerta al dio Sabazio (Lane 1985, p. 31, n. 65). Le figurine dell'Abbondanza e della mano panthea rappresentano delle riproduzioni abbastanza fedeli di statuette di maggiori dimensioni, assai diffuse ad Ercolano e nell'area vesuviana (Tran Tam Tihn 1971, p. 12 ss; vedi Kurzeder/ Mensch/ Richter 2022, p, 212, n. 33). Numerosi ad Ercolano sono anche le statuette e gli amuleti raffiguranti l'Arpocrate nella posa ieratica con l'indice portato alla bocca nel gesto dell'invito al silenzio (vedi, Egittomania Iside 2006, pp. 194-196, nn. III.75-86).Per confronti con ciondoli a forma di conchiglia, vedi Reisner 1958, p. 39, n. 12831. Per un confronto iconografico con il pendente raffigurante la dea madre, vedi Dunand 1979, pp. 100, 206, n. 118
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO Al pianterreno, sul pavimento
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500064782
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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