groviglio

Ercolano, 79 d.C

Gruppo di tre diversi monili saldati insieme per effetto della fusione. Esso consta in: A) un orecchino d'oro del tipo a spicchio di sfera; B) un anellino d'oro con castone ovale in cui è ospitata una gemma incisa; C) un anello in argento desinente a teste di serpente.A) Orecchino in oro a spicchio di sfera cavo, in sottile lamina liscia richiusa sul retro. Il gancio è tubolare, ad S, saldato all'orecchino con terminazione a due volute. Ad una delle estremità è applicata una semisferacava. Sul retro, sono incisi due numerali.B) Anello in oro con prasio verde scuro. La verga, che è piena, sottile e a sezione circolare, si allarga al centro per formare un castone ovale entro cui si pone la gemma, dalla superficie leggermente convessa recante una decorazione incisa. Sul retro del castone, è inciso un numerale.C) Anello in argento a verga aperta, cilindrica, desinente a teste di serpente affrontate

  • OGGETTO groviglio
  • MATERIA E TECNICA prasio/ a incisione
    argento/ fusione
  • CLASSIFICAZIONE ABBIGLIAMENTO E ORNAMENTI PERSONALI/GIOIELLI E MONILI
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per quanto attiene il reperto A, questo corrisponde alla variante più semplice della tipologia degli orecchini a spicchio di sfera, una produzione originale dell'oreficeria campana, dalla cui area si diffuse in tutto l'Impero. Prodotto particolarmente tra il I e la prima metà del II secolo d.C., la diffusione e l'apprezzamento di questo tipo di monile è nota anche attraverso le rappresentazioni femminili dei celebri ritratti di mummie di I secolo d.C. (vedi Perlasca 1966, tav. 7, nn. 2-4; Fayum 1997, p. 71, n. 41).Il reperto B, l'anellino a verga sottile con castone ovale, rientra in una delle tipologie più diffuse nell'oreficeria di età romana di prima età imperiale. Il motivo del delfino, animale variamente collegato a Poseidone, Afrodite e Apollo, compare spesso da solo o in composizione con simboli sulle monete repubblicane e imperiali ed è uno dei motivi più diffusi nella glittica romana (Sena Chiesa 1978, p. 122 n. 153; Pannuti 1983, p. 156).Infine, gli anelli con verga desinente a testa di serpente, prevalentemente realizzati in argento, risultano ben attestati in area vesuviana nel I secolo d.C., molto verosimilmente per il valore apotropaico rivestito dal rettile nel mondo romano (Breglia 1941, p. 79, nn. 669-675; Pirzio Biroli 1992, pp. 238, 244, nn. 63, 98)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO Rinvenuto all'ingresso, tra gli scheletri 61 e 62
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500062128
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • STEMMI A. Sul retro, al lato della linea di giunzione dei lembi della lamina - numerale - Marchio - 1 - IIIS
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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