area di materiale mobile (area di frammenti fittili)

Castel di Lama, PERIODIZZAZIONI/ Protostoria/ Eta' del Bronzo

Numerose segnalazioni (segnalazioni prot. 289 del 24/01/1977; prot. 941 del 2/03/1977 ; prot. 1107 del 4/03/1978; relazione Percossi prot. 902 del 21/02/1977) individuano quest'area come "insediamento dell'età del bronzo antico con elementi protovillanoviani". Durante il sopralluogo della Dott.ssa Lucentini sono state individuate due aree di dispersione di materiali (la seconda area è poco più a Nord, nel comune di Castorano sito n. 102) che hanno restituito scarsi frammenti ceramici. Da questa zona vennero raccolti materiali dall'archeoclub (ansa con sopraelevazione ad ascia) e dalla dott.ssa Percossi nel sopralluogo del 1977 databili all'età del bronzo. Sembrano essere attribuibili al bronzo antico e medio anche i frammenti pubblicati dal Marcucci. Dalle foto aeree del 1955 disponibili presso la Regione Marche sono visibili vaghe tracce circolari e rettangolari. L'area, secondo la ricostruzione della Dott.ssa Lucentini, dovrebbe essere quella di Villa Curti (oggi Casa De Sanctis) dove l'Allevi scavò due "fondi di capanna"; sul declivio posto a Est della villa rinvenne numerosissimi frammenti di intonaco uno dei quali "formò indubbiamente il pilastrino della porta o di una fenestrella" e molti vasi in frantumi simili alla ceramica "bianchiccia" di contrada Trocco, nonché "un punzone di bronzo vacuo, ottagonale al di fuori, …forse…calzuolo di una lancia". E' plausibile quindi una sovrapposizione, forse con piccoli spostamenti, di successivi insediamenti di età neo-eneolitica con successiva rioccupazione nel bronzo recente-finale

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