pendaglio

figura femminile alata, Ancona, ca 580 a.C - ca 525 a.C

realizzata in una lastrina d`osso lavorata sulle due facce: figura femminile con lunga veste e parrucca, ali nascenti dal petto; il viso era in origine costituito da una mascheretta d'ambra di cui rimane l'alloggiamento rettangolare; è affiancata da due piccole figure umane viste di profilo. Marconi la considera una divinità orientale accostandola, come iconografia alla Potnia Theron, pur notando la sostituzione delle fiere con le figurette umane; si tratterebbe quindi della dea della fertilità o della fecondità, coincidente con la Dea Madre; si veda da ultimo Rolley che, citando il reperto di Belmonte, ne ipotizza l'esecuzione nel Piceno da artisti greci, forse tarantini, a cui riporterebbe lo stile laconizzante

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