Gli scavi degli anni Ottanta, durante i lavori per la costruzione della via di attraversamento rapido di San Remo, Aurelia bis, hanno portato alla luce un complesso articolato di fondazioni riferibili ad un grande edificio composto di quattro vani, di cui uno absidato. Si tratta di costruzioni di fasi diverse, in muratura a secco semplice senza laterizi e generalmente con pavimentazione a cocciopesto. Le fasi edilizie sono almeno tre e si deve pensare che l'edificio possa essere stato in relazione con la villa rustica costiera di Bussana. La prima fase è costituita dal locale I (absidato) e II (adiacente da nord) delimitati da una serie di muri costruiti con identici materiali. La tecnica muraria è povera ed è costituita da materiale di varie dimensioni, pezzature e provenienze; completamente assenti sono il mattone e i rivestimenti. Solo l'abside mostra evidenti tracce di un rivestimento esterno di intonaco bianco. I pavimenti dei due locali sono in cocciopesto solido e compatto, poggiante su un vespaio in ciottoli adagiato su un livello di argilla gialla. Sono presenti buchi di palo scavati nel pavimento, alcuni di difficile interpretazione ma quelli del vano II fanno parte di una stessa struttura di forma rettangolare. La seconda fase dell'edificio è identificabile nel muro con andamento Nord-Sud, che continua, in direzione nord, il muro US 10 a cui si appoggia. Una terza fase è stata individuata in alcune murature diverse dalle precedenti, costruite con grosse pietre, legate solo con argilla. Questo impianto rustico è stato realizzato, con ogni probabilità, in epoca coeva alla costruzione della Villa marittima di Bussana (età romana imperiale) ed ha continuato ad esistere sino ad oltre il VII sec. d.c