Sito d'altura di Poggio Castiglione (insediamento tracce di insediamento)

Camporosso, età romana

Il sito non risulta citato in alcun documento ma il Museo di Sanremo conserva materiali di età romana riferiti a tale toponimo. La sommità è raggiungibile unicamente tramite uno sterrato, chiuso da una sbarra, che cinge il versante O-SO, dipartendosi sempre dalla SP 69. Una volta in cima, si nota un pianoro piuttosto ampio (circa m. 70 x 50), posto tra le due elevazioni massime del sito, in parte interessato da coltivazioni di piante ornamentali, con copertura vegetale più rada. Sul versante SE della cima nord, alla q. 350 è stata identificata una cavità artificiale piuttosto interessante e ipoteticamente non recente ( A ). Si tratta di una vasca a profilo pseudocircolare scavata nel banco roccioso, la cui imboccatura è in parte regolarizzata tramite un ciglio costituito da alcuni filari (a vista, almeno cinque) in grossi blocchi in puddinga grossolanamente sbozzati, che si addossano, sul lato E, alla parete di roccia, sovrastante in parte l’imboccatura stessa. La cavità, attualmente vuota, è profonda almeno m.3, mentre l’apertura misura m.2,20 x m.1,65. Essa parrebbe, dubitativamente interpretabile, come una cisterna di raccolta dell’acqua piovana. Da segnalare la presenza, all’estremità opposta del pianoro, di un edificio rurale apparentemente non recente, ma di età moderna, in abbandono. Le due piccole cime che delimitano il pianoro sono state indagate con estrema difficoltà, stante la presenza invasiva ed ubiqua della macchia: l’unico dato riportabile è l’esistenza di fasce sulla cima sud, ma non si evidenziano altre strutture in qualche modo antiche o collegabili alla difesa del sito. I materiali raccolti provengono per lo più dalle fasce coltivate nel versante O, da quelle piantate ad ulivi poste a SO ed in particolare da uno spiazzo artificiale. Tra i materiali ritrovati vi sono: numerose pareti d’anfora e di ceramica comune di età romana non meglio precisabile (alcune con inclusi vulcanici, quindi di probabile produzione medio-basso tirrenica) e due frammenti di ceramica grezza d’impasto; si sono, inoltre, rinvenuti un’ansa bifida di Dressel 2-4 con impasto ipoteticamente tarraconese (rosso carico con inclusi quarzosi di notevoli dimensioni, più miche) ed un fondo di coppetta di sigillata italica. Inoltre, di particolare interesse, una parete di probabile anfora contraddistinta da impasto di area vulcanica molto grezzo, con augiti scarsamente classate e di notevoli dimensioni, a spigolo vivo, che discostano questo esemplare sia, ovviamente, dalle produzioni anforacee standardizzate di età imperiale, sia dalla produzione campana tardo-repubblicana (greco-italiche o Dressel 1), contraddistinta da impiego di sabbia vulcanica molto più fine e classata, facendo quindi pensare a una qualche importazione di datazione anteriore, anche se l’area di produzione sembrerebbe pur sempre quella vulcanica medio-basso tirrenica (Etruria meridionale?). Al di sopra dello spiazzo suddetto sono stati inoltre individuati alcuni muri di terrazzamento in parte contraddistinti dal medesimo impiego di materiali del ciglio dell'ipotetica cisterna, nonché a questi rapportabili per quanto riguarda la forma ed il modulo dei blocchi. Il sito presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente idoneo sia per finalità difensive (da notare la presenza dell’ampio pianoro sommitale, forse provvisto, se è possibile riferire ad età antica la vasca, di riserve d’acqua) sia a scopi agricoli o di allevamento, trovandosi inoltre in collegamento con gli alti pascoli di Gouta, tramite la viabilità di crinale, peraltro costellata di altri siti consimili. Da notare la presenza di terreni tutto sommato abbastanza fertili e sistemati a fasce (tenendo conto della possibile recenziorità delle medesime), caratterizzati da un’ottima esposizione, nonché la quota piuttosto modesta della sommità rispetto al fondovalle

  • OGGETTO insediamento tracce di insediamento
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LOCALIZZAZIONE Camporosso (IM) - Liguria , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE Sito d'altura di Poggio Castiglione. L’area parrebbe inquadrabile, se non altro in età romana, in un contesto residenziale-produttivo gravitante sulla vicinissima Albintimilium, anche se non è possibile escludere un suo impiego come sito arroccato in età preromana, stante anche il rilevante dato toponomastico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700263644
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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