GALLERIA TRA PERINALDO E SAN ROMOLO frequentazione di età romana (tracce di frequentazione)

Apricale, ca II d.c - ca V d.c

L'area di rinvenimento dei materiali presso la quale è stato collocato il sito, che presenta una frequentazione da attribuirsi all'età romana, è collocato immediatamente allo sbocco della galleria Brunengo, che da S. Romolo conduce a Perinaldo. La strada carrozzabile presenta uno slargo sulla destra dal quale partono due diramazioni: la prima, a sinistra, scende fino a collegarsi con la strada che collega Perinaldo ad Apricale e lungo la quale si trova il sito d'altura di Monte Osaggio (0700263584), mentre la seconda, a destra, è un sentiero che entra nel bosco e sale fino al pianoro sul quale si trova il sito di Pian del Re (07263583). Verso sud il versante è scosceso, tagliato dal corso del Rio Brughea. A nord-est spicca Monte Bignone (0700213377) anch'esso sede di un abitato preromano-romano, ad est si segnala la presenza del pianoro di Costa Campo Bandito presso cui si trova una sepoltura preistorica a cista litica (0700263607) mentre chiude il cerchio a sud-ovest il sito d'altura presso il Colle dei Termini di Perinaldo (0700263631). Il sito si trova, quindi, al centro di un'area intensamente frequentata già dall'età pre-protostorica e si configura come punto di passaggio obbligato. Ancora attualmente, presso quest'area, corre il confine tra i comuni di Perinaldo, Apricale, Baiardo e Sanremo. Durante alcune ricognizioni (dietro segnalazione orale del Sig. G. Palermo), sono stati rinvenuti frammenti ceramici attribuibili genericamente all'epoca romana (1 fr. di ceramica comune e 1 fr. di orlo di anfora africana), attualmente conservati presso il deposito del Museo di Sanremo. L'aspetto abbastanza rovinato del materiale potrebbe far pensare che la giacitura primaria fosse un po' più a monte (ad esempio l'area sovrastante la galleria) e che questo sia dilavato verso l'area del sentiero che sale in costa. Non è stata comunque effettuata una ricognizione puntuale della zona, in quanto questa si presenta invasa da una fitta boscaglia. Si ha inoltre notizia del rinvenimento, in passato, nell'area del sito, di una punta di lancia in bronzo, da attribuirsi al Sig. Ballardini, che porterebbe a pensare ad una frequentazione pluristratificata del sito

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