resti delle terme romane (impianto termale, luogo ad uso pubblico)

Acqui Terme, ca I sec. d.C - post IV sec. d.C

Al centro di piazza della Bollente si evidenzia una successione stratigrafica che ha inizio con l’impianto termale di età romana, legato allo sfruttamento della sorgente termale. Si sono individuate strutture murarie e pavimentali relative a due vani e ad un corridoio. Al centro di uno degli ambienti si rinviene una struttura circolare interpretabile come una fontana funzionale a mescere l’acqua fredda con l’acqua calda termale. Intorno alla fontana si sviluppa un pavimento a mosaico in tessere bianche con decorazione a fasce e onde in tessere nere. A SW dell’ambiente è presente un corridoio largo m. 1,20 ca, anch’esso con pavimento a mosaico in tessere bianche e bordo nero. Un ultimo vano presenta una semplice pavimentazione in battuto cementizio. In seguito all’abbandono della struttura si depositano una serie di strati limosi e un riporto di terreno, che costituisce un piano di calpestio fino ad avanzata epoca medievale, quando viene realizzata una grande vasca e un canale con spallette in muratura che attraversa diagonalmente l’area. L’uso della fontana si protrae fino al XV-XVI sec., come confermato dai materiali (graffite ramina e ferraccia) rinvenuti nel ricarico di terreno che la oblitera. All’inizio del ‘700 qui si sviluppa il Ghetto degli Ebrei, i cui edifici vengono abbattuti con la sistemazione definitiva della piazza in epoca ottocentesca, quando si procede alla costruzione di un canale e ad un innalzamento della quota di calpestio. Nel 1879 viene realizzata un'edicola marmorea ottagonale che circonda la fonte termale da cui sgorga l'acqua bollente e curativa

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