Renata Cuneo: vita, autoritratti e studi di figura

a cura di Luisa Gabbaria Mistrangelo, pubblicato il 03/12/2021

La catalogazione nel 2020 dell’opera grafica di Renata Cuneo avviene nel centenario dei due disegni più antichi della donazione (0700373573 e 0700373586), eseguiti a 17 anni, quando frequentava il Liceo Classico G. Chiabrera: “(…) già prima di partire per Firenze (…) la Cuneo rivela doti e perizia non comuni come provano «l’Autoritratto» e la «Giovinetta accoccolata» (...)” (Pier Carlo Santini, “Renata Cuneo alla Nuova Strozzina. Mezzo secolo di sentimenti”, in La Nazione, 1981/5/24).

Fotografo non identificato, Inaugurazione della mostra antologica nella galleria “La Nuova Strozzina” in Palazzo Strozzi a Firenze, curata da Carlo Ludovico Ragghianti (al centro); in piedi, da sinistra a destra: Renata Cuneo, Pasquale Gabbaria Mistrangelo, Gina Lagorio, 1981, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo. Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La gioia dell'architettura, Savona, editore Gabbaria Mistrangelo, 2017, ISBN 9788890258121, p. 69.
Fotografo non identificato, Inaugurazione della mostra antologica nella galleria “La Nuova Strozzina” in Palazzo Strozzi a Firenze, curata da Carlo Ludovico Ragghianti (al centro); in piedi, da sinistra a destra: Renata Cuneo, Pasquale Gabbaria Mistrangelo, Gina Lagorio, 1981, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.

dal Catalogo

Renata Cuneo nacque il 5 ottobre 1903: gli studi classici e di pianoforte a Savona negli anni ’10, la grande guerra, negli anni ‘20 l’Accademia di Belle Arti a Firenze, nel ‘29 il ritorno a casa dopo la morte della sorella, negli anni ’30 e ’40 diverse mostre in giro per il mondo, la II guerra mondiale, altre mostre (nel ‘42 la sala personale alla Biennale di Venezia con 22 sculture e 56 disegni), dal ’64 al ’74 l’insegnamento di Figura al Liceo Artistico di Savona, nell’81 la personale alla Galleria La Strozzina in Palazzo Strozzi a Firenze, nell’86 la donazione alla città, nel ‘90 l’allestimento del “Museo Renata Cuneo” nel baluardo di San Bernardo sulla fortezza del Priamàr a Savona, la morte il 16 maggio 1995.

Né pinger né scolpir fie più che quieti

l'anima, volta a quell'amor divino

c'aperse, a prender noi, 'n croce le braccia.

                      Michelangiolo Buonarroti (Rime, 285, 1552-1554)

I 167 disegni donati da Renata Cuneo alla sua città e inseriti nel catalogo dell’ICCD, in occasione del riordinamento promosso da Pasquale Gabbaria Mistrangelo garante della donazione, sono classificati in cinque categorie: 13 autoritratti, 24 studi di figura, 16 studi per sculture, 20 ritratti e 94 studi dai Maestri; determinante è stato il supporto di Andrea Gianasso scultore e discepolo di Renata Cuneo, anch’egli garante e testimone diretto di fatti e di ricordi raccontati dall’artista, che sono confluiti nelle schede. Quasi tutti i disegni sono inseriti nei passepartout bianchi già predisposti per la prima sede del Museo, inaugurato il 7 aprile 1990 alla presenza della scultrice, allestito su progetto di Pasquale Gabbaria Mistrangelo nei due piani del baluardo di San Bernardo, e nell’area all’aperto soprastante, sistemata a gradoni, dove erano state collocate due sculture. Dal 2013 le sculture e quattro disegni sono allestiti al secondo piano del Palazzo della Loggia del Castello Nuovo, sempre in fortezza, mentre gli altri sono conservati a Palazzo Gavotti.

Pino Piccardo, Prima sede del Museo Renata Cuneo: la gipsoteca al piano interrato del baluardo di San Bernardo, fortezza del Priamàr, Savona, 1990, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo. Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La fortezza del Priamàr: racconto dei progetti e degli interventi di restauro, Savigliano (CN), L’Artistica Editrice, 2006, p. 146. Su gentile concessione dell’autore della monografia.
Pino Piccardo, Prima sede del Museo Renata Cuneo: la gipsoteca al piano interrato del baluardo di San Bernardo, fortezza del Priamàr, Savona, 1990, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.

Pino Piccardo, Prima sede del Museo Renata Cuneo: una delle salette dei disegni nel baluardo di San Bernardo, fortezza del Priamàr, Savona, 1990, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo. Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La fortezza del Priamàr: racconto dei progetti e degli interventi di restauro, Savigliano (CN), L’Artistica Editrice, 2006, p. 148. Su gentile concessione dell’autore della monografia.
Pino Piccardo, Prima sede del Museo Renata Cuneo: una delle salette dei disegni nel baluardo di San Bernardo, fortezza del Priamàr, Savona, 1990, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.

Pino Piccardo, Prima sede del Museo Renata Cuneo: una delle salette dei disegni nel baluardo di San Bernardo, fortezza del Priamàr, Savona, 1990, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo. Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La fortezza del Priamàr: racconto dei progetti e degli interventi di restauro, Savigliano (CN), L’Artistica Editrice, 2006, p. 148. Su gentile concessione dell’autore della monografia.
Pino Piccardo, Prima sede del Museo Renata Cuneo: una delle salette dei disegni nel baluardo di San Bernardo, fortezza del Priamàr, Savona, 1990, fotografia digitale ricavata da stampa da negativo.

Bibliografia

Pasquale Gabbaria Mistrangelo, La fortezza del Priamàr: racconto dei progetti e degli interventi di restauro, Savigliano, 2006 , pp. 141-151, 316-317 e altre