L'alternarsi dei mesi e delle stagioni

a cura di Dalila Segoni, pubblicato il 18/03/2021

Nel margine meridionale del Castello del Buonconsiglio, vi è Torre Aquila. Probabilmente, deve il suo nome alla strada che conduceva ad Aquileia e che partiva proprio da lì. Le vicende di questa torre si fanno complicate nel 1390 con la nomina a vescovo di Giorgio di Lichtenstein, un aristocratico proveniente dalla Moravia - colto e appassionato di arte e letteratura. Questo raffinato personaggio, decise di trasformare il castello da fortezza militare a nobile abitazione. Si concentrò anche su Torre Aquila: l'aspetto originario fu alterato e furono commissionati i cicli decorativi dell'interno. Il ciclo decorativo dedicato ai Mesi, è comunemente considerato un capolavoro del Gotico Internazionale dell'Italia settentrionale: realizzato attorno al 1400; gli studiosi non sono riusciti a stabilire con certezza la mano del suo autore, ma è particolarmente apprezzato per l'atmosfera magica che evoca. L'autore, ha saputo cogliere il susseguirsi dei Mesi e delle stagioni attraverso i cambiamenti della natura e attraverso dei riferimenti alla letteratura cavalleresca tipica del periodo in questione. Sulle pareti della torre si susseguono undici mesi. La figurazione di Marzo è andata irrimediabilmente perduta poiché realizzata su un supporto ligneo bruciato durante un incendio.

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare della decorazione, Fregio con putti, MPI6120342 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare della decorazione, Fregio con putti, MPI6120342

Nella sommità dei riquadri dipinti, il pittore ha aggiunto un dettaglio incantevole: per porre l’accento sul susseguirsi delle stagioni e dei mesi, ha inserito la figurazione del Sole con la relativa didascalia del segno zodiacale che appartiene a ogni mese dell'anno. Inoltre, il paesaggio che allieta la torre sembra sfondare illusionisticamente le pareti; come a creare un loggiato aperto sul territorio circostante. Ogni scena è separata da una minuta colonna tortile. Il primo riquadro presenta un paesaggio coperto da una coltre di neve: siamo nel mese di Gennaio, un gruppo di dame e signori si sfida a una battaglia di palle di neve. Protagonista del riquadro è il castello raffigurato nella parte superiore. Gli studiosi lo hanno identificato con il "Castello di Stenico", di proprietà del vescovo Giorgio di Liechtenstein. 

 

Segue il mese di Febbraio. La scena è ridotta a causa dell'andamento della sala; oggi si apre una finestra nella parte inferiore della decorazione. Qui, il pittore ha dipinto la bottega di un fabbro. Il lavoro umile dell'uomo si contrappone alla scena aristocratica della parte superiore. Il mese di Febbraio, infatti, è allietato da un torneo, attività tipicamente altolocata. Alcune dame si affacciano da finestre e spalti per assistere allo scontro; alcuni servitori sono raffigurati nell'atto di raccogliere i pezzi delle armi cadute a terra: Febbraio è il mese associato al Carnevale. Probabilmente, tornei e giostre si svolgevano in questo periodo.

 

Il mese susseguente è Aprile, a causa della distruzione del pannello ligneo con la raffigurazione di Marzo. Il dipinto sembra creare un'unica scena insieme a Maggio, mese che segue. Le esili colonnine tortili dividono le due scene, ma il paesaggio è lo stesso. Protagonista dei mesi primaverili è sicuramente la bella stagione. Aprile è caratterizzato dal lavoro nei campi: dei contadini arano il terreno aiutati da buoi e un cavallo, delle donne seminano all'interno di un giardino recintato. Due dame aristocratiche, sembrano superare la colonnina che divide la scena, per passare nel giardino dipinto nel riquadro successivo. Nel mese di Maggio la vegetazione è rigogliosa; infatti, la scena in primo piano è incorniciata da uno splendido giardino di rose fiorite. Dame e signori si alternano nella raffigurazione. Alcuni personaggi sono seduti, altri in ginocchio. Sembra di assistere a dei giochi amorosi ispirati ai poemi cavallereschi: una dama incorona di fiori la testa del suo amante. Il mese di Maggio non presenta alcun lavoro contadino. E' il mese dedicato alla corte d'amore e ai giochi cavallereschi tra dame e signori.

 

L'impostazione figurativa di Giugno segue quella del mese che lo precede: in primo piano un gruppo di nobili è immerso in un giardino fiorito; dei musicisti suonano strumenti musicali. Alcune coppie parlano tra loro. Altre sembrano ascoltare in silenzio la musica. Nella parte superiore invece, è di nuovo rappresentata una città fortificata. Nella parte destra dell'affresco, il pittore ha inserito una scena di vita rurale. Vi è infatti un pascolo alpestre e delle malghe - le tipiche costruzioni in pietra e legno realizzate sulle Alpi. Delle pastorelle si occupano delle mucche: una munge; poco più sotto, un'altra trasporta dei secchi colmi di latte. Tra le malghe invece, due pastorelle preparano il burro.

 

La rappresentazione del mese di Luglio introduce la stagione estiva. I colori si fanno più caldi e le attività contadine sono connesse all'estate. Nella parte superiore, numerosi contadini sono raffigurati nell’atto di falciare e rastrellare il fieno. In basso, si assiste ad una scena di vita cortese. Una gentildonna riceve in dono da un nobile inginocchiato ai suoi piedi, un falco. Luglio celebra la falconeria, attività diffusa in epoca medievale: due uomini - probabilmente dei servitori - trasportano dei falchi appollaiati su bastoni e su di uno strumento di forma rettangolare.

 

Al mese d'Agosto è dedicata la raccolta del fieno, vero protagonista della scena. Un grande campo è affollato di contadini che raccolgono fasci di fieno; altri sono impegnati nel suo trasporto. Pesanti carri trainati da cavalli e buoi sono impiegati negli spostamenti. La scena si svolge nelle immediate vicinanze di un villaggio. La parte inferiore - decisamente in difficile stato di conservazione - riporta la raffigurazione di due dame in compagnia di un nobiluomo. Anche loro si dilettano con dei falchi.

 

La raccolta del fieno lascia il posto alla nuova aratura dei terreni, raffigurata nel mese di Settembre. Anche per questo mese, viene lasciato molto spazio alla vita contadina. Alcuni contadini arano un terreno aiutandosi con un carro trainato da buoi e cavalli; vi è inoltre rappresentato un grande campo di rape: una contadina è raffigurata mentre le sta raccogliendo. Naturalmente, non mancano scene di vita cortese. Di nuovo, la caccia è la protagonista delle attività condotte dagli aristocratici; alcuni, a cavallo, partono per cacciare accompagnati da segugi e bracchi; altri, impiegano il falcone.

 

Ottobre. L'estate è ormai passata; è il tempo della vendemmia. In piena atmosfera autunnale, l'anonimo pittore rappresenta una scena ricca di dettagli e particolari. Protagonista indiscussa della scena rappresentata è sicuramente l'uva: nella parte sottostante, alcune dame e contadine raccolgono i grappoli nei cestini. Un contadino trasporta i grappoli utilizzando una gerla. Si dirige verso un torchio di particolare fattezza, descritto nei minimi particolari: un gentiluomo assaggia il mosto, altri contadini versano l'uva in un grosso tino e la pigiano. E' la celebrazione della raccolta dell'uva.

 

Siamo giunti, infine, al termine dell'anno. Novembre e Dicembre sono rappresentati come fossero un'unica scena: in queste raffigurazioni, la città - presente in entrambi i mesi - può essere considerata la vera protagonista. Gli studiosi sono concordi nell'identificarla con la città di Trento. Con l'avvicinarsi dell'inverno, la città si prepara al periodo più duro dell'anno. Alcuni porcari rimettono le bestie all'interno delle mura cittadine. Sulle montagne, alcuni cacciatori cacciano un orso, con l'aiuto di cani da caccia. Il mese di Dicembre chiude l'intero ciclo. Un anno è passato; il fiume rappresentato nella parte inferiore dell'affresco rappresenta la circolarità dei mesi e delle stagioni. Nonostante le critiche condizioni di conservazione, è possibile percepire il fiume grazie ai due cavalli in primo piano che si abbeverano: hanno infatti i musi rivolti verso il basso. Nella zona soprastante, sono raffigurati dei boscaioli che tagliano la legna. Altri caricano i pezzi su dei carri. Il legname è trasportato all'interno della città: si tratta delle scorte per sopravvivere al rigido inverno. 

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Gennaio e Febbraio, MPI6120337 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Gennaio e Febbraio, MPI6120337

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Novembre e Dicembre, MPI6120344 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Novembre e Dicembre, MPI6120344

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Maggio e Giugno, MPI6120339 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Maggio e Giugno, MPI6120339

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Settembre e Ottobre, MPI6120343 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Settembre e Ottobre, MPI6120343

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Agosto, MPI6120341 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Agosto, MPI6120341

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Luglio, MPI6120340 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Luglio, MPI6120340

Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Aprile e Maggio, MPI6120338 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Aprile e Maggio, MPI6120338

Fotografo non identificato, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Gennaio, MPI6120336 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Trento - Castello del Buonconsiglio, Torre Aquila, Ciclo dei mesi, particolare, Gennaio, MPI6120336

Bibliografia

Enrico Castelnuovo, Il Ciclo dei Mesi di Torre Aquila a Trento, Trento, 1987

Bibliografia in rete

Affreschi dedicati al Ciclo dei Mesi presso Torre Aquila, 18/03/2021 (LINK)