ponte della "Medaglia"

Demanio dello Stato, 1672/00/00 - 1672/00/00

L’intera struttura è realizzata in pietra da taglio, conci di calcarenite, a supporto di due rampe contrapposte, dall’andamento a schiena d’asino. Nel corso degli interventi di restauro e manutenzione essa è stata integrata da ulteriore materiale lapideo, "tufo dell'Aspra", "pietra dell'Isola delle Femmine". E’ costituita dall’alternanza di una doppia sequenza di campate ad archi ogivali a doppia ghiera che degradano simmetricamente dal centro verso le estremità, di cui la prima di sette, con ghiere a rincasso, la seconda di cinque, con ghiere a filo della muratura, luce minore e dal sesto meno accentuato. L’ingresso meridionale è sottolineato da una coppia di "colonne" tronco-coniche, la cui geometria è riproposta, con un’unica "colonna", nell’angolo nord-est. L’ingresso a settentrione è assicurato da una rampa di raccordo su terrapieno, disposta ortogonalmente alla struttura, e da una scaletta sussidiaria, ad essa confluente e parallela. La corsia centrale della pavimentazione della rampa meridionale è affiancata da due piccole rampe a cordonate. La muratura delle volte è realizzata a ricorsi orizzontali rispetto alla direttrice delle volte e secondo filari paralleli, le ghiere sono sagomate a conci radiali

  • OGGETTO ponte
  • AMBITO CULTURALE Periodo Normanno
  • NOTIZIE Il ponte fu eretto fuori dalla cinta muraria della città normanna ad opera di Giorgio di Antiochia, ammiraglio del regno a servizio del re Ruggero II. Costruito in prossimità della via Valeria, strada militare che collegava Messina a Palermo, e della porta Termini, porta di accesso al centro urbano da meridione, in una zona pianeggiante favorevole all’attraversamento del fiume Oreto, il ponte garantiva il collegamento tra la città, divenuta capitale del Regno di Sicilia, e i giardini posti al di là del fiume. Nei pressi sorgeva la chiesa di San Michele, sul luogo dove, secondo la tradizione, il conte Ruggero si accampò con il suo esercito alla vigilia della conquista di Palermo e dove l’Arcangelo gli apparve. Alcuni individuano questo luogo proprio accanto al ponte: “attaccata al Ponte dell’Ammiraglio sorgeva la chiesetta” dedicata al Santo guerriero. E’ ancora incerta la data di costruzione o probabile ricostruzione del ponte, in particolare quella proposta dalla tradizione (1113) viene messa in dubbio nel XX secolo da G. Di Stefano, giustificandola per la giovanissima età (13 anni) di Giorgio di Antiochia. Alcuni storici contemporanei individuano come data di costruzione del monumento un arco temporale compreso fra il 1132 e il 1140, successivo alla nomina di “ammiraglio” di Giorgio di Antiochia avvenuta nel 1125 ed a quella di “ammiraglio degli ammiragli” avvenuta intorno al 1132. Ulteriori e recenti studi avanzano nuove ipotesi: nel suo testo “La viabilità della Sicilia in età romana” ed. 2004, Giovanni Uggeri sostiene che il ponte, verisimilmente, sia stato costruito in prima istanza in età romana. Questa infrastruttura pubblica potrebbe, secondo Luigi Santagati, essere frutto di un ampliamento, avvenuto nel corso dei secoli, di un originario ponte romano che per una qualsivoglia motivazione, quale l'aumento della portata d'acqua, la deviazione del corso del fiume o il suo straripamento, è stato sottoposto ad una trasformazione. Secondo tale tesi, il ponte ha assunto l’attuale configurazione per addizione o per una probabile ricostruzione da parte di Giorgio di Antiochia
  • LOCALIZZAZIONE Palermo (PA) - Sicilia , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900382097
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA planimetria catastale storica (1)
    planimetria catastale storica (2)
    planimetria catastale storica (3)
    planimetria catastale storica (4)
    planimetria catastale storica (5)
    planimetria catastale storica (6)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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