bisturi (scalpellus)

Ercolano,

Bisturi dotato di manico parallelepipedo, presso un estremo presenta un incavo profondo, attacco “a coda di rondine” in cui si innesta la lama in ferro, parzialmente visibile ma lacunosa; all'altra estremità ha una spatola dai bordi netti ma non taglienti detta manubriolo “a foglia di mirto” assottigliata

  • OGGETTO bisturi scalpellus
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    FERRO
    rame/ fusione
  • MISURE Lunghezza: 9.2 cm
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI-UTENSILI-OGGETTI D'USO/ MEDICINA E CHIRURGIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Coltello chirurgico, corrispondente al moderno bisturi. La lama in ferro spesso non si è conservata a causa della deperibilità del materiale, essa poteva essere di forma diversa (diritta, concava o convessa, all’insù, fortemente ricurva). Le lame sono intercambiabili, si usuravano spesso e quindi sostituite inserendone di nuove nell’incavo dell’impugnatura. L’estremità non tagliente del manico è funzionale: serviva per divaricare o meglio eseguire lo ‘scollamento’ di un tessuto da quello sottostante una volta inciso. Il bisturi è tra gli strumenti chirurgici maggiormente diffuso in antichità. L’oggetto in esame è l’unico del gruppo di sei bisturi (scalpelli) cui appartiene a conservare parte della lama in ferro. Il reperto è stato ritrovato ad Ercolano nel 1992, nel fornice 12 nei pressi dell’antica spiaggia, insieme ad altri strumenti da chirurgo: un contenitore in legno e ferro per gli stessi con astucci in bronzo, una lastra d’ardesia, due uncini (hamuli), una pinzetta (vulsella), una sonda (specillus), un ago (acus) e un frammento di ago (D'Anastasio R. et alii 2021, Pagano M. Ascione G.C, 2000, De Carolis E. 1993). Il bisturi è l’oggetto simbolo della professione chirurgica, i mpiegato per un notevole numero d’interventi. In età tiberiana Aulo Cornelio Celso (18-39 d.C.), fu, senza dubbio, il più famoso erudito di medicina. Celebre è il suo testo “Artes” e nella sezione “De medicina” in 8 libri delinea tutto il sapere medico del tempo. Descrive con dovizia di particolari anche gli attrezzi chirurgici in uso presso i medici romani e i loro utilizzi. Nel caso del bisturi ad esempio oltre a quello detto sopra ricorda che erano impiegati per enucleare piccole cisti, separare gli involucri del testicolo, isolare le vene varicose (Tabanelli 1958, p. 57)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925811
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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