lacunare (Elemento di lacunare composto)

Ercolano, 79 d.C

Elemento ligneo, sagoma rettangolare, deformato; forse appartenente a una cornice di un lacunare composito e policromo. Le estremità sui lati corti sono lacunose e presso un’estremità sulla faccia principale si nota un incastro con taglio a 90°. Sulla faccia principale, in posizione centrale ci sono due cavicchi passanti sul retro, paralleli, garantivano il fissaggio con gli altri elementi lignei. Un laterale è conservato, con una superficie abbastanza liscia e un incavo non molto profondo. L’altro laterale lungo è mutilo. Le lavorazioni riscontrate sul reperto sono levigatura, scalpello e taglio. La specie arborea, per analogia visiva è l’abete bianco (Abies alba)

  • OGGETTO lacunare elemento di lacunare composto
  • MATERIA E TECNICA legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
    pigmento
  • MISURE Altezza: 2.1 cm
    Lunghezza: 19.5 cm
    Larghezza: 4.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reperto è parte dell’imponente copertura lignea con controsoffittatura del Salone dei Marmi (amb. 18) della ricca domus del Rilievo di Telefo. L’unicità di questi legni, ritrovati in stato di crollo, si deve proprio alla tipologia di seppellimento dei reperti, avvenuto in particolari livelli di umidità e che ha permesso di preservare il legno in maniera ottimale, mantenendolo ancora vivo e la policromia. Una prima campagna di scavo si è avuta verso la fine degli anni '80 del secolo scorso (Budetta T. 1988 e 1993, pp. 680-687) dove furono ritrovati elementi lignei presso la facciata Sud Est delle Terme Suburbane e i piani inferiori del domus del Rilevo di Telefo. Nel 2008/2009 una seconda indagine stratigrafica, in un’area ampia ca 55 mq, presso il litorale ercolanese (Camardo D., Notomista M. 2022), fra l’angolo S delle Terme Suburbane e l’Ala Meridionale della Casa di Telefo ha permesso di ritrovare ben 250 frammenti, da connettere a quelli degli anni ’80. Lo studio della posizione di caduta del crollo e la ricostruzione grazie alla computer grafica hanno consentito di ipotizzare la dinamica del crollo che sembra essere avvenuto per effetto di una violenta turbolenza provocata flusso vulcanico nelle prime fasi dell’eruzione del 79 d.C.; una sorta di effetto “a ventosa” che ha sradicato il tetto e l’ha gettato, con tutta la sua potenza, sull’antica spiaggia. Dalle descrizioni degli scavi nell’Antica spiaggia di Ercolano del secolo scorso e quelli tra l’agosto del 2008 e il giugno 2009, si può affermare che il banco di sabbie che costituiva il litorale si conservava soprattutto a ridosso degli edifici suburbani, mentre fu parzialmente spazzato via dai flussi vulcanici nella parte più esterna (Carmardo D. , Notomista M. 2018, p. 211)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925789
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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