sarcofago/ cassa

Alveo di sarcofago interno del tipo 'giallo' della Signora della Casa, Cantatrice di Amon, Nesra, Napoli, ca 959 a.C - ca 924 a.C

Alveo di forma rettangolare lievemente sagomato e arrotondato all'altezza delle spalle e della testa. Il reperto è composto da cinque parti indipendenti, unite insieme mediante una struttura a mortasi e tenoni. Il profilo dell'alveo, leggermente arrotondato alle spalle, è formato da due lunghe assi in legno collegate alla struttura mediante sottili grappe tubolari inserite in fori circolari ai lati della base. Assi più piccoli, invece, formano la testa, così come la base dei piedi che è quadrata. Lungo il bordo sono presenti otto tenoni di forma rettangolare, di cui sei ancora in loco, che permettevano l'incastro con le mortase del coperchio. I tenoni presentano piccoli fori circolari per l'inserimento di elementi tubolari che bloccavano trasversalmente l'incastro. L'alveo contiene i resti di una mummia maschile di ca. 40 anni, asportata nel corso del restauro del 2017

  • OGGETTO sarcofago/ cassa
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
  • MISURE Profondità: 19,8 cm
    Lunghezza: 191,8 cm
    Spessore: 5 cm
    Larghezza: 54 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ ARREDI FUNERARI/ SARCOFAGI
  • LOCALIZZAZIONE Napoli (NA) - Campania , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sarcofago rientra nella tipologia più tarda attestata negli “yellow coffin” (Tipo V - sarcofagi con stola) datata al periodo compreso tra la fine della XXI e l’inizio della XXII dinastia e più precisamente dal pontificato di Psusennes II (959-945 a.C. ca.) alla fine del regno di Osorkon I (924-889 a.C. ca.). Tali sarcofagi provengono principalmente da Tebe e, contrariamente alla provenienza indicata da Picchianti (Dongola) anche il sarcofago di Napoli può essere ascritto alla stessa area geografica. Importante è sottolineare che il sarcofago presenta un’identica resa, sia grafica che paleografica, riscontata sul secondo “yellow coffin” di Napoli, e su altri 3 sarcofagi in altri musei. Tali elementi, sembrerebbero suggerire la produzione di tutti i reperti da parte di uno stesso artista oppure di un’unica bottega, attiva in area tebana a cavallo tra la XXI e la XXII dinastia. Interessante è il riutilizzo in antico del sarcofago che , nato per ospitare un defunto di sesso femminile (la signora della casa, cantatrice di Amon Nesra) fu in seguito riadattato per ospitare un defunto di sesso maschile. Il riutilizzo, diffuso per questa tipologia di sarcofagi del IIIPI, è caratterizzato da una modificazione di genere (da femmina a maschio). La modifica fu effettuata solo con la sostituzione delle mani , da palmo aperto (donna) a pugno chiuso( uomo). Che il sarcofago fosse in origine per una donna è testimoniato dalla presenza della spoglia di avvoltoio sulla parrucca (indice femminile) e dal nome e i titoli rinvenuti su una delle colonne laterali del coperchio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500893971
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Archeologico Nazionale di Napoli
  • ENTE SCHEDATORE Museo Archeologico Nazionale di Napoli
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI geroglifici - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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