busto/ femminile

Livia Drusilla, Ercolano, 29 d.C - 54 d.C

Busto-ritratto femminile in sottile lamina d'argento, raffigurante con tutta probabilità Livia, moglie di Augusto e madre di Tiberio. Indossa una veste agganciata con tre bottoncini sulla spalla destra. Le pieghe del panneggio sono rese da profonde scanalature a forma di V sul petto. La capigliatura è articolata in una serie di ciocche ondulate finemente cesellate che si dipartono da una scriminatura centrale e sono trattenute da un diadema decorato con foglie e bacche di alloro, per poi annodarsi sopra la nuca in una morbida crocchia. Dall'acconciatura, ai lati, fuoriescono corti riccioli rivolti verso le guance; lunghe ciocche ondulate ricadono ai lati del collo. Il viso, piuttosto rotondo, ha una fronte bassa con arcate sopracciliari spigolose e occhi incavati, piccoli e allungati con pupille e iridi profondamente incise. Il naso dritto era piuttosto spigoloso, le labbra sottili, il mento arrotondato e leggermente sporgente

  • OGGETTO busto/ femminile
  • MATERIA E TECNICA argento/ a sbalzo/ laminatura
  • MISURE Altezza: 32.5 cm
    Spessore: 20 cm
    Larghezza: 26 cm
  • CLASSIFICAZIONE SCULTURA/STATUARIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto può essere ricondotto al tipo "Diva Augusta" della classificazione di E. Bartman (1999, pp. 147, 152-153, 180, nn. 4, 15, 76) caratterizzato dalla presenza del diadema, dalla capigliatura con scriminatura centrale e dalla crocchia semplice, priva di trecce. La creazione di questo tipo, che è l'ultimo in ordine cronologico, secondo la Bartman (1999, pp. 127-138 è da porsi in relazione con il regno di Claudio, quando Livia ottenne la divinizzazione ufficiale, nel 42 d.C. Difatti, pur recuperando alcune caratteristiche dei ritratti precedenti, come la pettinatura con scriminatura centrale, Livia assume attributi che la avvicinano ad una dea, quali il diadema, i tratti del viso maggiormente idealizzati e gli abiti di foggia greca. Tuttavia queste caratteristiche hanno qualche precedente nei ritratti antecedenti all'epoca claudia, come per il diadema, che compare sulle monete già a partire dal 14 d.C., possibilmente ampliando così l'intervallo cronologico di attribuzione del tipo. Per le varie classificazioni tipologiche dei ritratti di Livia, vediR. Winkes, Livia, Octavia, Julia. Porträts und Darstellungen, Providence 1995; S. E. Wood, Imperial women. A study in public images 40BC - AD 68, Leiden 1999; W. H. Gross, Julia Augusta. Untersuchungen zur Grundlegung einer Livia-Ikonographie. Abhandlungen der Akademie der Wissenschaften in NGWG 3.F. 52, Göttingen 1962. Numerosi, nel mondo romano, sono i confronti offerti da piccoli busti in materiale prezioso (oro e argento) ritraenti imperatori o membri della famiglia imperiale, che costituivano un prezioso omaggio e divenivano oggetto di devozione, come testimonia anche Ovidio (OV. Pont. II, 8 e 4, 16): tra essi, ad esempio, proveniente dalla stessa Ercolano, un busto d'argento raffigurante Galba, ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Geominy/Franchi 1995)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO Rinvenuto sull'antica spiaggia, all'altezza dell'Area Sacra Suburbana. All'interno de busto è stata recuperata una assicella di legno con un tessuto in lino entrambi carbonizzati, evidentemente utilizzata per rinforzare la tenuta del busto
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500430893
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'