squadro a prisma triangolare doppio

XX sec (prima metà?)

Lo strumento poggia su una sbarra in legno a forma di parallelepipedo retto, molto allungato, a sezione quasi quadrata. Nella parte inferiore è un vistoso dado metallico. La sbarra funge da manico dello strumento che è poggiato su essa ad angolo retto. Il corpo dello strumento è costituito da un parallelepipedo retto metallico, avente le facce di maggiore superficie disposte orizzontalmente e completamente chiuse. La faccia inferiore ha otto viti di chiusura disposte lungo il perimetro, in modo simmetrico rispetto all'asse minore del rettangolo di base. Sulle facce laterali sono una apertura per lato. Sulle superfici laterali maggiori le due aperture sono assiali. Su quelle minori sono ubicate rispettivamente in alto a destra e in basso a sinistra. Lo strumento è costituito, all'interno, da una coppia di prismi complessi (in accoppiamento ottico con altri prismi ubicati sulle facce laterali minori) che ha la funzione di un prisma triangolare isoscele doppio, cioè capace di ottenere rifrazioni lungo allineamenti a 180°, a 90° e 270°. Tutte le fessure, in modo assai evidente quelle principali, hanno le pareti fortemente strombate verso l'esterno

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