Paesaggio con caccia reale sotto Carlo III. veduta: paesaggio con scena di caccia

dipinto, ca 1750 - ante 1770

dipinto con cornice a bacchetta in legno dorato. Il dipinto raffigura una battuta di caccia che vede come protagonista Carlo III di Borbone, tra una moltitudine di personaggi della corte che assistono animatamente mentre la servitù è intenta ad accudire i cavalli e a riporre le carrozze. Una serrata cortina di soldati regge con pali di legno una lunga rete issata per intrappolare le prede. In primo piano si svolge l'azione, in secondo piano invece si svolge un ameno paesaggio boschivo aperto in lontanaza sulle colline coperte di florida vegetazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 127.5
    Larghezza: 207
  • ATTRIBUZIONI Foschini Michele (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si sa che la passione dominante di Carlo III fu la caccia e che nel corso di ogni anno il re si concedeva queste distrazioni venatorie."Il soggiorno di Caserta, che occupava i primi tre mesi, era interrotto dalla caccia a Torre di Guevara o Bovino, per una ventina di giorni, e poi da quella di Venafro. Per la settimana santa si veniva a Napoli, ma subito poi si partiva per passare a Portici la primavera e parte dell'estate. Quindi un mesetto a Napoli, sino a mezzo settembre, con le campagne contro i fagiani a Procida; nuovamente a Portici, con le campagne contro le pernici di Ottaiano. Per la commemorazione dei morti a Napoli, nel novembre e subito dopo a Persano" (Bologna F., Mostra del ritratto storico napoletano, p. 46). Il dipinto (insieme ad un altro, di analogo tema, anch'esso alla Reggia di Caserta, scheda OA: 00071069) dimostra come il Foschini abbia trasposto sulla tela la passione venatoria del sovrano per farne una scena di genere. Michele Foschini, già a Napoli dal 1723, si formò a partire dal 1727 alla bottega di Nicola Maria Rossi, per passare poi a quella di Francesco Solimena, da cui apprese lo stile rinnovandolo con empito barocco. Fu molto attivo nell'ambito della pittura religiosa, ma nella fase più matura della sua attività non mancano esempi di pittura profana legati alla corte borbonica, agli svaghi del sovrano e del patriziato meridionale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500051617
  • NUMERO D'INVENTARIO 972
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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