statuetta

Ercolano,

Statuetta femminile a tutto tondo in materiale non chiaramente determinabile, a causa dello stato di conservazione. La statuetta, assai sottile, rappresenta una figura femminile nuda e stante. Il torso risulta leggermente inarcato in avanti, la spalla sinistra appare appena sollevata, con il conseguente abbassamento dell'anca destra. Appena accennata è la forma del seno, profondamente incavato è l’ombelico. I fianchi sono piuttosto ampi, le gambe sono troncate al di sopra delle ginocchia e presentano terminazioni coniche. Appoggiato contro il braccio sinistro doveva essere un attributo, oggi assai frammentario e non identificabile. Sul retro, ben indicata è la linea dei glutei, che risultano piuttosto appiattiti

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA metallo/ fusione
  • MISURE Altezza: 12 cm
    Spessore: 1.8 cm
    Larghezza: 4.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE SCULTURA/STATUARIA MINIATURISTICA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statuetta fu rinvenuta, insieme ad un bronzetto di Ercole (Ercolano, depositi, n. inv. 76517) all'interno di un cubicolo della Casa del Sacello di Legno, così detta per la presenza di un sacello-armadio di legno, in forma di edicola a due ante (lararium-armarium) contenente diversi oggetti di uso domestico, tra cui vasellame fittile e vitreo, insieme alle due statuette (per il tipo, vedi Mols 1999, pp. 58 e ss.). A causa della frammentarietà del reperto e del cattivo stato di conservazione in cui versa, non è possibile stabilirne un preciso inquadramento cronologico, nè definirne chiaramente lo schema iconografico. E' però possibile ipotizzare, osservando il lieve movimento delle spalle e del busto, che conferisce alla statuetta una certa sinuosità, e la completa nudità della figura, che si tratti di una raffigurazione assai stilizzata della dea Venere. D'altronde, la statuetta fu rinvenuta in un contesto attribuibile ad un luogo di culto domestico che, come è noto, era essenzialmente rivolto ad onorare i Lari, spesso però affiancati da un numero di altre divinità dalle qualità benefiche e protettive. Tra queste, come testimonia anche Marziale (MART. 4, 44), in area vesuviana particolarmente cari alla tradizione religiosa locale erano Ercole, Venere e Dioniso. A Venere, è il caso di ricordarlo, ad Ercolano erano anche dedicati due templi nell'Area Sacra localizzata sull'ampia terrazza che si apre sul fronte meridionale della città, dove era venerata come dea della fertilità e dell'abbondanza (vedi C. Cicirelli, Vita religiosa nell'antica Pompei, Boscoreale 1995, pp. 9-10)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500001422
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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