San Giovanni da Capestrano libera una donna posseduta dal Demonio
dipinto,
La scena è dominata dalla presenza centrale di una fontana bianca e uno sfondo di città scorciato in maniera prospettica. Sulla destra San Giovanni da Capestrano impone la mano sinistra sul capo di una donna. Al suo fianco un confratello brucia degli oggetti simbolo di vanità. Si distinguono tra essi una scacchiera, dei dadi da gioco, uno specchio, dei tessuti pregiati, dei gioielli, un'ampolla e una pisside contenenti probabilmente unguenti e profumi. Sulla sinistra della composizione è rappresentata una folla di astanti che osserva la scena. In prima fila sono seduti un uomo e una donna riccamente abbigliati. Dietro di loro un gruppo di pie donne dal capo velato e due uomini
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
- LOCALIZZAZIONE L'Aquila (AQ)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300302110
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza unica Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' dell'Aquila e i comuni del Cratere
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza unica Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' dell'Aquila e i comuni del Cratere
- ISCRIZIONI al di sotto della lunetta, sulle finte specchiature marmoree - FUGA, DA SESSO IMBELLE OMBRA D'AVERNO, CHE BELLA OSSESSA IN TETRO ARDOR TENEA, E GIA' DISGOMBRA IN CHIOCCIOLA, QUAL REA CO(N)DANNA AL FUOCO, E A RICERCAR L'INFERNO -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0