Sant'Anastasia. Sant'Anastasia

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PERSONAGGI: S. Anastasia; ATTRIBUTI: boccetta, croce

  • OGGETTO icona
  • MATERIA E TECNICA tavola
  • ATTRIBUZIONI Kantunis Nicolaos (maniera): esecutore
    Kutuzis Nicolaos (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Rosciano (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul quarto superiore, a sinistra di chi guarda, vi è la scritta identifica tiva: He hagia Anastasia e farmakolitria = sant'Anastasia dispensatrice di guarigioni. Si tratta della martire romana Anastasia, arsa viva a Sirmio all'epoca di Diocleziano. Nel 460 le sue reliquie furono fatte traslare a Costantinopol i per interessamento del patriarca Gennadio (458-471). A Roma le fu dedica ta la chiesa "titolare" presso il Circo Massimo. La sua festa venne celebr ata il 25 dicembre. Durante la notte di Natale, a Roma, oltre la celebrazi one di una liturgia eucaristica notturna a Santa Maria Maggiore e a San Pi etro, se ne aggiunse una terza nel titulus Anastasiae ai piedi del Palatin o. Ad essa partecipava principalmente la colonia dei cristiani bizantini c he dimoravano nel quartiere del colle palatino, sulla cosiddetta ripa grae ca del Tevere, i quali facevano particolare memoria della martire Anastasi a assai venerata a Costantinopoli (cfr. Biblioteca Sanctorum). Originariamente la cerimonia in onore di sant'Anastasia non aveva alcun ra pporto con il Natale di Cristo, come risulta dal Sacramentario Gregoriano che ne riporta il formulario con un praefatio proprio; poi, quando venne m eno la colonia bizantina si affievolì anche la devozione a sant'Anastasia. Sopravvisse la liturgia eucaristica nella chiesa di sant'Anastasia non pi ù con la memoria della martire, ma con quella solenne del Natale del Signo re, celebrata dallo stesso Pontefice. Così la Messa in sant'Anastasia fu c hiamata dell'aurora, perché celebrata al primo chiarore del 25 dicembre. Il nome di Anastasia, comunque, si era legato a quello della Natività e la fantasia popolare provvide a intessere le "giustificazioni" di tale corre lazione inserendo Anastasia tra le levatrici. Così accanto alle levatrici degli Apocrifi viene ad affiancarsi una terza testimone, Anastasia appunto . Nel teatro popolare detto dei Misteri, che aveva attinto gran parte dei suoi contenuti dagli apocrifi, addirittura il nome di Salome è spesso tras posto in Anastasia (cfr. A.G. - P.B. - N. NOCILLI, 1983; M. RIGHETTI, 1969 ; A. VECCHI, 1991). Stilisticamente questa immagine è da considerare opera dello stesso pittor e che ha dipinto quelle di sant'Atanasio, Nicola, Dionigi, e di santa Para sceve (2) per la comunità badessana. Dovrebbe perciò risalire anch'essa al la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300094536
  • NUMERO D'INVENTARIO 36
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ISCRIZIONI primo quarto, in alto - He hagia Anastasia e farmakolitria -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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