Sant'Alessandro, vescovo di Costantinopoli. Sant'Alessandro

icona,

PERSONAGGI: S. Alessandro; ATTRIBUTI: (S. Alessandro) evangelario, pastora le; ABBIGLIAMNETO: abiti pontificali: stichàrion (camice), stola (epitrach ìlion), soprammaniche (epimanìkia), dalmata (sakkos), pallio (omofòrion), l'epigonàtion (rombo di stoffa rigida su cui è rappresentata la resurrezio ne trionfale del Signore), medaglione ovale (enkòlpion) in cui è rappresen tata la colomba dello Spirito Santo; OGGETTI: trono

  • OGGETTO icona
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Kantunis Nicolaos (maniera): esecutore
    Kutuzis Nicolaos (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Rosciano (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella parte superiore destra - di chi guarda - vi è la titolatura dell'ico na: O Hagios Alexandros // Patriarches Konstatinoupoleos = Sant'Alessandro Patriarca di Costantinopoli. Alessandro fu vescovo della capitale dell'Impero Romano d'Oriente dal 314 al 337 (Hierarchia Ecclesiastica, 1988). La sede constatinopolitana divenn e patriarcale dopo il 451 (Concilio di Calcedonia), per estensione, in epo ca tarda, la si ritenne sempre tale, questo è il motivo per cui Alessandro vien chiamato patriarca. Sant'Atanasio nella lettera a Serapione del 358 (J.P. MIGNE) racconta che Ario, dopo una subdola professione di fede ortod ossa, fu riabilitato da Costantino e pretese quindi di essere ammesso alla comunione da Alessandro, vescovo di Costantinopoli. Questi naturalmente s i oppose, ma, prevedendo di non poter resistere alla prepotenza del partit o ariano, che faceva capo a Eusebio vescovo di Nicomedia, si rivolse a Dio invocando da Lui la morte piuttosto che vedere un eretico entrare in chie sa. L'improvvisa morte di Ario, mentre si avviava alla sua pubblica riabil itazione, fu il segno del giudizio di Dio "che si era assiso qual giudice tra le minacce dei partigiani di Eusebio e la preghiera di Alessandro" (cf r. F. S. PERICOLI RIDOLFINI). Alessandro è raffigurato seduto in trono rivestito degli abiti pontificali . L'iconografo ha cercato di conferire alla figura attraverso gli effetti del chiaroscuro e di aggetti d'ombra una certa vitalità ed una voluminosit à tridimensionale. La sua abilità miniaturistica si rivela soprattutto nel la resa espressiva del volto e nei particolari dei paramenti. Sono ben des critti i vari capi che compongono gli abiti pontificali: sullo stichàrion (camice) vi è la stola, che ricade sul davanti doppia (epitrachìlion), sug li avambracci si vedono le soprammaniche (epimanìkia), quindi il sakkos, s imile alla dalmatica latina, di stoffa preziosa, molto ampio, che avvolge la persona. Vi è poi l'omofòrion, corrispondente al pallio latino, distint ivo della dignità episcopale. All'altezza del ginocchio destro pende l'epi gonàtion, un rombo di stoffa rigida su cui è rappresentata la resurrezione trionfale del Signore. Sul petto spicca un medaglione ovale (enkòlpion), l'equivalente della croce pettorale latina, distintivo anch'esso della dig nità episcopale in cui è rappresentata la colomba dello Spirito Santo (cfr . N. THIERRY, 1966; C. WALTER, 1982; K. WESSEL, 1967). Con la sinistra regge il pastorale intagliato di madreperla, mentre con la destra sorregge l'evangeliario aperto alla pericope: Eipen o Kyrios outos lampsato to fos emon emprosthen ton anthropon opos idosin ymon // ta kala erga kai doxasosin ton patera ymon ton en tois ouranois = Disse il Signor e: Così risplenda la vostra luce davanti gli uomini di modo che che vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli (Mt 5, 16). Un versetto utilizzato nella liturgia pontificale mentre il vescov o benedice con il dicerio e tricerio. L'iconografo è molto accurato stilisticamente, quasi volesse proporre un r itratto di alto prelato del suo tempo, e ha una buona conoscenza del greco . Potrebbe essere lo stesso autore del sant'Atanasio, san Nicola, san Dion igi, santa Parasceve (2) e sant'Elisabetta. L'icona dovrebbe risalire alla fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300094530
  • NUMERO D'INVENTARIO 30
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ISCRIZIONI secodo quarto, in alto - O Hagios Alexandros // Patriarches Konstatinoupoleos - Matteo (Vangelo 5, 16) -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Kantunis Nicolaos (maniera)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Kutuzis Nicolaos (maniera)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'