caduta di Lucifero

dipinto, 1550 - 1556

L'arcangelo, con veste rossa, è raffigurato con la spada levata e la mano sinistra tesa verso Lucifeo che precipita nell'abisso infernale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lotto Lorenzo (1480 Ca./ 1556-1557)
  • LOCALIZZAZIONE Loreto (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato rifoderato e restaurato nel 1882 (Inventario, 1936, p. 122). B. Berenson (1901, p. 235) lo ritiene eseguito nel periodo tra il 1554 e il 1556. Nell'Inventario (1936, p. 122) si dice che il quadro fu collocato nel XVI secolo nell'interstizio tra la cima degli stalli e il lacunare del coro della chiesa lauretana, nella cappella che nel 1883 fu dedicata a San Giuseppe, per poi esserne rimoso dopo il 1850 e trasportato nella sala attuale. Lo Zampetti (1953, p. 57) dice che la tela fu esposta nella Lotteria di Ancona (1550) come risulta dall'elenco fatto dallo stesso Lotto, infatti risulta nel libro dei conti (p. 173); e che è citato dal Vasari (ed. 1906, p. 252) come esistente nel coro della basilica. Probabilmente fu dipinto in epoca anteriore al 1550, se è da identificare, come tutto lascia supporre, con quello elencato dal pittore per la Lotteria, e rimasto invenduto. La Banti (1953, p. 94) pone invece il dipinto tra il 1554 e il 1556. Infatti ricorda che il Libro dei Conti (marzo 1542) cita "Una pala de San Michele con batere et caciare Lucifero" data al "piovan de San Lio"; nel 1545 il Lotto compera la tela per "l'altro S. Michele", forse una replica del precedente; conclude la Banti (1953, p. 95) che la tela di Loreto le pare un'opera ancor più tarda. Il Bianconi (1955, p. 170) la data intorno al 1554-1556 e aggiunge che di questa composizione risulta un'altra versione eseguita a Venezia nel marzo del 1542. Il Berenson (1955, p. 173) sostiene che la tela è interessante per l'interpretazione del soggetto, ispirato più al testo biblico che alla tradizione artistica rinascimentale: mentre in questa Lucifero appare sempre come un essere mostruoso, il Lotto, unico nel suo tempo, ci dà un angelo di soave, quasi femminea bellezza. Il Berenson ricorda anche che il Vasari lo vide nel coro, ma parla di una "istoria copiosa di figure" dal che ne deduce che forse era sbagliato o ne vide un'altra copia ora perduta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100003395
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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