San Costanzo. San Costanzo

statua, (?) 1315 - ca 1349

Statua in pietra scolpita

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA Pietra "caciolfa"
  • MISURE Profondità: 32 cm
    Altezza: 133 cm
    Larghezza: 41 cm
    Peso: 178 kg
  • AMBITO CULTURALE Ambito Umbro
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Maitani Ambrogio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • INDIRIZZO Piazza Giordano Bruno, 10, Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua raffigura il santo patrono di Perugia e fa parte del gruppo scultoreo un tempo situato nella lunetta del portale maggiore del Palazzo dei Priori, composto anche dalle statue di S. Ercolano e di S. Lorenzo. In seguito al restauro, il 6 aprile 1993 sono state esposte sul portale le copie eseguite dall'artigiano perugino Roberto Cappelletti sul modello dei calchi ottocenteschi conservati nella Gypsoteca dell'Accademia di Belle Arti di Perugia. Lunghi (1994, pp. 139-142) ha ripercorso per intero la fortuna critica e le vicende storico-artistiche del gruppo. La decorazione scultorea è menzionata per la prima volta da Cesare Crispolti nella sua Perugia Augusta (1648, pp. 28-29). Lo studioso è il primo ad associare i gigli angioini intagliati negli stemmi dell'archivolto della porta alla casa reale di Francia, cui secondo Crispolti Perugia voleva rendere omaggio, e ad identificare uno dei tre santi della lunetta con S. Ludovico da Tolosa, figlio di Carlo II d'Angiò, e gli altri due nei santi patroni cittadini, ovvero Lorenzo e Ercolano. Analoga conclusione si trova nel Dell'Historia di Perugia (v. I, Venezia 1664, p. 331) di Pompeo Pellini. Lunghi invece cita una descrizione di Ottavio Lancellotti del XVII secolo passata inosservata, in cui i santi sono identificati con i patroni della città, ovvero Ercolano, Costanzo e Lorenzo. Lunghi argomenta le sue proposte di datazione e arriva a circoscrivere l'esecuzione delle statue intorno all'anno 1325 (datazione proposta da J. Gardner, The Tomb and the Tiara. Curial Tombs Sculpture in Roma and Avignon in the Later Middle Ages, Oxford 1992), mentre fervevano i lavori di ampliamento del Palazzo dei Priori cui era stato designato come architetto Ambrogio Maitani; è su questo artista che cade l'attribuzione delle tre statue. Sul gruppo si è soffermata anche V. Garibaldi in Galleria Nazionale dell'Umbria, Milano 2002, pp. 23-24. Recentemente P. Mercurelli Salari (2004, p. 258) per "la mancanza di qualsivoglia traccia documentaria che attesti l'attività scultorea di Ambrogio Maitani" propone di "ricondurre nell'anonimato l'autore delle tre statue, la cui esecuzione va collocata in parallelo con gli interventi architettonici utlimati entro il 1326 e conseguenti all'incendio del 1315 che distrusse la "domus comunis". L'ipotesi dell'origine umbra, e forse perugina, per l'autore delle statue resta la più verosimile. Il suo linguaggio figurativo affonda nelle opere lasciate a Perugia dai Pisano e da Arnolfo e soprattutto nelle decorazioni scultoree del duomo orvietano, si tratta di un maestro indubbiamente più colto rispetto all'autore o agli autori delle formelle e dei rilievi del portale, tutti comunque testimoni vitalità artistica locale". Nel 2015, Garibaldi riporta la proposta di Fratini che già er stat di Previtali, vale a dire il riconoscimento dell'autore nel Maestro della Madonna di Sant'Agostino che avrebbe scolpito le tre opere per il Duomo di Perugia attorno al 1310, anno della istituzione della festa di San Costanzo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000078372
  • NUMERO D'INVENTARIO 6447
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2012
    2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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