Cristo resuscita il figlio della vedova di Naim

dipinto, ca 1568 - ca 1572

Soggetti sacri: Cristo resuscita il figlio della vedova di Naim

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA lavagna/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 412 cm
    Larghezza: 276 cm
  • ATTRIBUZIONI Zuccari Federico (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'opera del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Soliano
  • INDIRIZZO piazza Duomo, 24 - Orvieto (TR), Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto costituiva originariamente la pala d'altare della seconda cappella nella navata sinistra. I soggetti dei quadri che decoravano la navata sinistra riguardavano i miracoli di Cristo, quelli della navata destra episodi della sua passione. Le cappelle, realizzate nella seconda metà del Cinquecento, furono demolite alla fine dell'Ottocento; si salvarono soltanto le pale d'altare che furono trasferite nel museo. Il dipinto fu commissionato a Federico Zuccari il 14 novembre 1568 insieme alla tavola raffigurante la guarigione del cieco nato; il compenso stabilito era di 200 scudi per ognuna, ed una doveva essere dipinta ad Orvieto, l'altra a Roma. Esiste una commissione di pagamento datata 12 febbario 1570, ma non vi è specificato se riguardi quest'opera. Da una lettera scritta da Federico Zuccari il 22 gennaio 1572 ai soprastanti dell'Opera del Duomo per ottenere più denaro, in quanto aveva dipinto questa tavola ad Orvieto ed aveva restaurato alcuni affreschi si evince che il dipinto in questione era stato nella volta di quella cappella della guarigione del cieco nato eseguito l'anno prima ad Orvieto insieme agli affreschi. Si tratterebbe perciò del 1571, data da ritenere assai probabile per l'esecuzione. Zuccari ottenne in risposta alla letterea del 1572, oltre al compenso, altri 20 scudi d il risarcimento delle spese straordinarie dovute alla sua permanenza prolungata ad Orvieto, a causa della quale aveva perduto varie commissioni a Roma. Il dipinto ebbe giudizi lusinghieri, tanto che ne fu tratta un'incisione a bulino ad opera di Filippo Tommasini e la stampa fu dedicata ad Enrico VI di Francia, allora regnante. Alcuni schizzi per questo e per l'altro dipinto orvientano di Federico Zuccari si trovano nel Gabinetto dei disegni e stampe di Berlino e all'Albertina a di Vienna
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000061123
  • NUMERO D'INVENTARIO 16976
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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