San Gragorio Magno

dipinto,
Ugolino Di Prete Ilario (e Aiuti)
notizie seconda metà sec. XIV

Figura di santo esduto su uno scrittoio, con la mitria ornata con elementi sferici a rilievo. Volto inclinato verso sinistra, capelli bianchi, barba folta, sopracciglia bianche. Aureloa dorata a rieleivo; inodssa veste bianca con due fasce incrociate. Con la sinistra tiene un pennino, con la destra un libro aperto, poggiato su un tavolo su cui ci sono altri libri. Dietro lo schienale si vede uan struttura architettonica a lesene con architrave. Lo scrittoio visto di scorcio, ha su un lato una nicchia contenente due libri, un calice ed una croce, oltre ad una scatola circolare. A sinistra in basso un frammento di sagoma animale di cui sono visibili due zampe e la coda

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Ugolino Di Prete Ilario (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della tribuna fu commissionata ad Ugolino di Prete Ilario nel maggio del 1370. Apprendiamo dai documenti che Ugolino ebbe parecchi aiuti: Onofrio di Amedeo, Francesco d'Antonio Cecchi, Nicoò di Zenoio, Angelo Lippi, Meco Coste, Giovanni di Andreuccio, Nello di Ciuccio, Andrea di Giovanni, Cola Petruccioli. Ugolino di Prete Ilario viene ricordato per la prima volta nel 1357 quando dipinge la volta della cappella del Corporale, dove lavorerà fino al 1362. Tra il 1362 e il 1370 lavorà ai mosaici della facciata. La sua formazione è in rapporto alla pittura sense di Lippo Vanni di Luca di tammè e di Ambrogio Lorenzetti, del quale riprende il gusto per le ricerche spaziali, sviluppando contempranemente un'attenzione al particolare che precorre il gusto narrativo tardo-gotico. Nela parete destra lavdecorazione tecentesca, forse rovinata, fu integrata da interventi successivi del Pinturicchio e del Pastura. La figura di questodottore della Chiesa fu eseguita dal Pinturicchio, che nel 1492 fu chiamato ad Orvieto per eseguire i due evangelisti e due dottori della Chiesa sulla parete destra della tribuna del Duomo, a somiglianza di quanto aveva fatto nella parete sinistra. Il lavoro fu però interrotto a causa dell'insoddisfazione dei Sovrastabti dell'Opera del Duomo, che cercarono di licenziare il pittore e che non lo pagarono. Fu così che il Pinturicchio ri recò a Roma e fece intimare dalla Camera Apostolica ai Sovrastanti di essere pagato. Il lavoro comunque si interruppe e riprese solo nel 1496, quando l'artista fu richiamato ad Orvieto per eseguire i due dottori della chiesa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060994
  • NUMERO D'INVENTARIO 14863
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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