San Marco Evangelista

dipinto,
Pinturicchio (e Aiuti)
1454 ca./ 1513

Ai lati della scena in cui è contenuta la figura dell'Evangelista, vi è una cornice a finte lesene con capitello corinzio, decorato con motivi fitomorfi; quella di sinistra ha carttiglio con iscritto SPQR ed elementi sferici applicati. Al centro figura maschile, frontale, seduta sun un seggio dall'alto schienale. L'uomo ha aureola, lunghi capelli bianchi, barba e baffi. Lo sguardo è rivolto verso il basso, ha un libro su cui scrive, i cui angoli sono decorati con borchie applicate. Indossa veste ed ampio manto. In alto, ai lati dello schienale del seggio, vi sono quattro serafini; a fianco del santo vi sono invece due angeli a figura intera, nudi, di cui quello di destra porta una collana ed ha le ali azzurre, quello di sinistra è inginocchiato ed ha le ali rosse; entrambi sorreggono un'estremità di un drappo di stoffa che passa dietro il seggio dell'Evangelista. Parte della scena è caduta; in basso a sinistra rimane solo una parte di una sagoma animale ricoperta da pelo color ocra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Pinturicchio (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della tribuna fu commissionata ad Ugolino di Prete Ilario nel maggio del 1370. Apprendiamo dai documenti che Ugolino ebbe parecchi aiuti: Onofrio di Amedeo, Francesco d'Antonio Cecchi, Nicoò di Zenoio, Angelo Lippi, Meco Coste, Giovanni di Andreuccio, Nello di Ciuccio, Andrea di Giovanni, Cola Petruccioli. Ugolino di Prete Ilario viene ricordato per la prima volta nel 1357 quando dipinge la volta della cappella del Corporale, dove lavorerà fino al 1362. Tra il 1362 e il 1370 lavorà ai mosaici della facciata. La sua formazione è in rapporto alla pittura sense di Lippo Vanni di Luca di tammè e di Ambrogio Lorenzetti, del quale riprende il gusto per le ricerche spaziali, sviluppando contempranemente un'attenzione al particolare che precorre il gusto narrativo tardo-gotico. Nela parete destra lavdecorazione tecentesca, forse rovinata, fu integrata da interventi successivi del Pinturicchio e del Pastura. La figura di questo evangelista fu eseguita dal Pinturicchio, che nel 1492 fu chiamato ad Orvieto pere seguire i due evangelisti e due dottori della Chiesa sulla parete destra della tribuna del Duomo, a somiglianza di quanto aveva fatto nella parete sinistra. Il lavoro fu però interrotto a causa dell'insoddisfazione dei Sovrastabti dell'Opera del Duomo, che cercarono di licenziare il pittore e che non lo pagarono. Fu così che il Pinturicchio ri recò a Roma e fece intimare dalla Camera Apostolica ai Sovrastanti di essere pagato. Il lavoro comunque si interruppe e riprese solo nel 1496, quando l'artista fu richiamato ad Orvieto per eseguire i due dottori della chiesa. Purtroopo le due figure a sinistra dell'oculo sono quasi del tutto rovinate e l'opera di Pinturicchio del Duomo può essere esaminiata solo grazie alle due immagini del San Gregorio e del San Marco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060993
  • NUMERO D'INVENTARIO 14862
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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