monumento funebre, opera isolata di Scalza Ippolito (sec. XVI)

monumento funebre, 1571 - 1571

La parte superiore del monumento è costituita da un’edicola timpanata in marmo bianco all’interno della quale è inserita la figura a mezzo busto dell’ecclesiastico. Il vescovo Vanzi, con mitria e barba fluente, è raffigurato nell’atto di sorreggere con la mano sinistra un libro aperto. Al di sotto dell’edicola è un sarcofago baccellato con coperchio a volute. Il sarcofago è sorretto da una coppia mensole scanalate, poggianti su due pilastrini che fiancheggiano una lastra in marmo rosso con l’iscrizione; ai lati dei pilastrini sono due rilievi con lo stemma Vanzi sormontato da mitria

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    marmo/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Scalza Ippolito (1532/ 1617)
  • LOCALIZZAZIONE Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta già Santa Maria della Stella
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Perali asserisce che il sepolcro del vescovo Vanzi fu posto in opera nel 1571 (data riportata nell’iscrizione) a fianco dell’altare del Sepolcro, da lui stesso fondato nella Cappella del Corporale. Il medesimo autore attribuisce la realizzazione del busto dell’ecclesiastico allo scultore e architetto orvietano Ippolito Scalza, capomastro del Duomo di Orvieto dal 1567 al 1617
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060923
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • ISCRIZIONI nella lastra in marmo rosso - SEB(ASTIAN)O VANTIO/ ARIMINENSI/ HUIUS ECLESIAE/ EP(ISCOP)O/ BENEMERENTI/ EX PUBLICO/ DECRETO P(OSUIT)/ AN(N)O/ MDLXXI - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Scalza Ippolito (1532/ 1617)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1571 - 1571

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'