calice, insieme - bottega italiana (sec. XIX)

calice, 1877 - 1877

Il piede poligono è decorato con quattro rombi contenenti una pietra celeste incastonata la centro e motivi decorativi a filigrana; ad essi si alternano tre ovali ovali smaltati, nei quali sono raffigurati: la Madonna, S. Giuseppe e Cristo benedicente. Il fusto è decorato con un nodo esagonale semplice e un altro circolare con sei cerchi smaltati, ognuno dei quali contenente una lettera della parola " IESUS" ed una croce. La coppa ha nella parte inferiore tre medaglioni smaltati con la rappresentazione di tre figure femminili, simboleggianti le virtù teologali: una ha una croce e un libro (la Fede), un'altra un'ancora (la Speranza) e la terza un bambino nudo (la Carità). A questi medaglioni si alternano dei fiori lavorati a filigrana con una pietra celeste al centro

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA ORO
    SMALTO
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Vaso sacro usato nella messa per la consacrazione del vino, il calice fu impiegato sin dai primi tempi del Cristianesimo; poichè i primi luoghi di culto furono ambienti comuni in abitazioni private, la sua origine fu certamente legata alla suppellettile domestica. Il "Liber Pontificalis" ne cita innumerevoli esempi sotto la duplice terminologia di "calices" e " schipi"; in relazione alle diverse funzioni (consacrazione del vino, distribuzione dell'Eucarestia oppure semplicemente oggetto votivo) esistevano varie tipologie del calice che poteva essere in oro e argento, talvolta lavorato a sbalzo e cesllo con figurazioni in rilievo e spesso decorato con perle e gemme. Dopo il Mille, con la semplificazione del rito e il disuso della somministrazione del vino ai fedeli, la forma del calice divenne essenziale e di dimensioni minori. Verso la fine del Duecento raggiunge la struttura definitiva, caratterizzata da fusto, coppa e base, che si è mantenuta nei secoli successivi. Con il calice forma un completo liturgicamente inscindibile la patena, un piccolo piatto metallico di forma circolare, usato per posarvi l'ostia prima e dopo la consacrazione. La sua origine, come per il calice, è legata al vasellame domestico e il suo utilizzo nel servizio liturgico risale ai primi tempi del Cristianesimo. Esistevano due tipi di patene: quella ad uso del celebrante, di forma circolare con sfondo concavo talvolta lobato, e le patene ministeriali, più grandi, simili ad un bacile, anche con manici per facilitarne il trasporto. Nel X-XI secolo al posto dei pani furono adottate le ostie sottili e rotonde, per cui decadde l'uso delle patene di grandi dimensioni e rimase per il celebrante la patena rotonda con la concavità centrale corrispondente a quella del calice su cui va posata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000060496
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • ISCRIZIONI sul retro della base del calice - "OFFERT PAR LA FEDERATION DES CERCLES CATHOLIQUES DE BELGIQUE 21 MAI 1877" - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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