Ilaria del Carretto

disegno preparatorio, 2007 - 2007

Il bozzetto ritrae frontalmente e di profilo Ilaria del Carretto in una posa elegante con le mani giunte sul grembo. Essa indossa una “pellanda” (sopraveste che si portava per situazioni di riguardo o di uscita) che le aderisce garbatamente al seno e poi in pieghe verticali scende a terra appoggiando sul pavimento. Secondo la tradizione era d’uso rialzare la veste nel passo portando il lembo di stoffa all’altezza del bacino. La vita è segnata da una cintura. Le sopramaniche senza giro nascono intere dal tessuto della spalla e scendono ampie lungo la figura adagiandosi sulla linea dello strascico. Dallo spacco che si apre all’altezza delle spalle escono le maniche a “gozzo” della “camora” o “camurra” veste che si portava sotto la pellanda o “cioppa”. Ilaria presenta un’acconciatura a “ghirlanda” con fasce ricamate

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita
  • ATTRIBUZIONI Piero Tosi (1927/)
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera rientra nel contributo di Piero Tosi alla mostra “Costumi del ‘400 firmati dai premi Oscar” tenutasi a Lucca nel dicembre 2007 presso l’Auditorium di San Romano, per tale occasione il costumista fiorentino ha realizzato cinque bozzetti aventi per soggetto l’abito di Ilaria del Carretto effigiato nel suo monumento funebre, opera di Jacopo della Quercia, conservato presso il Duomo di Lucca. Frutto di uno studio accurato e di una mirabile interpretazione il bozzetto introduce alla scoperta della moda dell’epoca rinascimentale attraverso la riproduzione del tipico abito “dalla foggia italiana” corrispondente ad un modello molto diffuso nel XIV secolo in Italia e nel XV secolo in tutta l’Europa occidentale. L’artista studiandone la fattura e il taglio è arrivato ad intuirne stoffe e colori: essendo un abito di parata poteva essere in tessuto di raso cremesino, in damaschino, o realizzato in ermesino (stoffa pregiata prodotta soprattutto a Firenze) colore avorio caldo rosato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900959964
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di Palazzo Mansi - Lucca
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI in basso al centro - PELLANDA CON CINTURA CHE AL DISOTTO/ DEL SENO TRATIENE LA VESTE/ LA PELLANDA PENSO CHE POTREBBE ESSERE REALIZZATA/ IN ERMESINO AVORIO CALDO DOPPIATO CON COTONINA/ MORBIDA. O GERS PER OTTENERE QUELL’EFFETTO DI/ TESSUTO CHE PIOMBA. LE MANICHE A GOZZO DELLA GOMORRA/ IN RASO AVORIO PIU’ CHIARO O GIALLO - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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