progetti per il tamburo della cupola di S. Maria del Fiore a Firenze/ studio di una faccia del tamburo della cupola di S. Maria del Fiore a Firenze

disegno, ca 1519 - ca 1520

Sul recto sono visibili progetti per il tamburo della cupola di Santa Maria del Fiore; sul verso lo studio di una faccia del tamburo della cupola di Santa Maria del Fiore

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita rossa
    carta/ penna/ inchiostro bruno/ matita rossa
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione del foglio a Michelangelo non è mai stata messa in discussione, ma i primi studiosi che hanno analizzato criticamente questi schizzi non erano d'accordo sulla loro destinazione e più di recente si è anche aperto un dibattito sulla cronologia. Il foglio era sempre stato datato fra il 1516, anno del ritorno dell'artista a Firenze e delle sue violente critiche al ballatoio messo in opera da Baccio d'Agnolo, e il 1520 circa, anno della minuta della lettera scritta sul verso del foglio 66 A di Casa Buonarroti che reca degli studi relativi allo stesso progetto. Dopo la scoperta di una lettera del 31 luglio 1507 inviata dai fabbricieri dell'Opera a Michelangelo per invitarlo a partecipare al concorso per il ballatoio della cupola, il Tolnay ha fatto notare che lo schizzo sul recto del foglio 50 A potrebbe risalire al 1507, un'opinione ribadita da Argan-Contardi, anche se poi lo stesso Tolnay ha preferito mantenere la datazione tradizionale del 1516. In effetti non esistono ragioni valide per anticipare la cronologia di questi studi, anche perchè il ricordo annotato sul verso del 50 A risale all'inverno del 1519. Come ha messo in luce la Bardeschi Ciulich, l'annotazione si riferisce a una stanza della casa di via Mozza ed è da mettere in relazione con un altro ricordo in cui si allude a un "muro della vedova", vale a dire a quella parte di una casa posseduta da una vedova che Michelangelo intendeva acquistare per allargare la propria: queste trattative vennero condotte durante l'inverno del 1519 e poiché la minuta della lettera sul verso del foglio 66 A è del 1520 è plausibile che anche gli schizzi di questi due fogli risalgano al 1519-20. E' noto che la proverbiale parsimonia di Michelangelo lo spingeva a riutilizzare, anche molti anni dopo, gli stessi fogli per le proprie annotazioni personali. Pertanto, il ricordo del 1519 e la minuta del 1520 costituiscono in teoria dei semplici termini ante quem, ma il fatto che ambedue risalgano allo stesso periodo spinge a far credere che questi studi per il ballatoio siano stati tracciati nel 1519-20; il che non impedisce di ipotizzare che l'artista ne abbia eseguii degli altri anche nel 1516
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747307
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 50 A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI margine superiore del verso - el muro chavandone el vano della porta e delle finestre resta/ resta trecento cinqua[nta?] secte braccia quadre di tre quarti grosse/ a tredici soldi el braccio monta dugiento octanta lire e sedici soldi - Buonarroti, Michelangelo - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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