studio di fortificazione per la porta al Prato di Ognissanti a Firenze/ studi di figura

disegno, ca 1529 - ca 1529

Sul recto è tracciato uno studio di fortificazione per la porta al Prato di Ognissanti; sul verso studi di figura di altra mano e scritta autografa

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita rossa/ penna/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Agli inizi del Cinquecento, la cerchia di mura a difesa di Firenze è ancora la terza cinta comunale, iniziata alla fine del Duecento ed eretta nel corso del secolo seguente. Con l'avvento dell'artiglieria pesante, quella cinta che si elevava in altezza per dodici metri diviene obsoleta e dannosa, perchè facilmente abbattibile con pericolo grave per i difensori; e si rivela essenziale l'uso del bastione poligonale, dal quale attaccare con i cannoni. Proprio le guerre d'Italia, a partire dalla calata di Carlo VIII, dimostrano l'insufficienza delle difese medievali; e già nel 1522 il cardinale Giulio de' Medici si pone il problema, che nel 1526, ormai pontefice con il nome di Clemente VII, di nuovo affronta più decisamente, affidando a Machiavelli e a Pietro Navarra l'incarico di preparare nuove proposte per la difesa di Firenze. Essendo apparse troppo drastiche le misure di distruzione di interi quartieri in un primo momento avanzate da Machiavelli, questi propone di fortificare con bastioni la zona sud della città. Il papa gli affianca, nell'aprile del 1526, Antonio da Sangallo il Giovane, che dà inizio alle nuove opere di difesa. In città si sviluppa un dibattito, che provoca la diretta chiamata in causa di Michelangelo. Il gonfaloniere Niccolò Capponi il 10 gennaio 1529 chiama Michelangelo a far parte dei "Nove della Milizia". Il 6 aprile i Dieci di Balia lo nominano "generale governatore et procuratore" delle fortificazioni delle mura. Nulla resta delle opere di fortificazione messe in atto da Michelangelo, di cui parla Varchi nella sua Storia fiorentina. Si aggiunga che ben poco del suo lavoro, in quei mesi convulsi e contradditori, andò oltre la fase progettuale. I fogli erano però ancora noti alla corte di Luigi XIV perchè studiati dal marchese di Vauban, e furono poi variamente segnalati fin dall'inizio del nostro secolo; ma bisognò giungere a tempi assai più vicini a noi perchè venissero pienamente valorizzati. Il cospicuo gruppo di disegni di fortificazioni della Casa Buonarroti, che rispecchia parte della sua partecipazione alla storia breve ed eroica della seconda repubblica fiorentina, è divenuto ormai un banco di prova per gli specialisti di storia militare. Si tratta di una serie di proposte di difesa che interessano l'intero perimetro della città. Sul verso del foglio 14 A, un "ricordo" autografo porta la data del 25 luglio 1528. La datazione del recto all'anno seguente, legata a considerazioni storiche, non meraviglia chi tiene a mente l'uso e riuso della carta proprio del tempo, anche a distanze cronologiche non brevi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747271
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 14 A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI metà sinistra - Mugnione - Buonarroti, Michelangelo - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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