Venere trattiene Marte e le conseguenze della guerra

dipinto, 1600 - 1699

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 206 cm
    Larghezza: 345 cm
  • ATTRIBUZIONI Rubens Pieter Paul (1577/ 1640)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ordinato da Suttermans direttamente a Rubens nel 1637; fu inviato dall'artista a Suttermans con la lettera del 12 marzo 1638 (cfr. F. Baldinucci, ed Ranelli, IV, 1864, pp. 494- 497; M. Rooses e Ch. Ruelens, IV, 1909, pp. 2 06- 208); venduto dagli eredi di Suttermans al principe Ferdinando entrò nella raccolta di questi forse nel 1691 (ASF, Depositaria 438, c.88; Inventario della collezione di Ferdinando, 1713 ASF, Guardaroba 1222, c. 10; M. Chiarini, 1975, I, p. 71, n.270). Inventariata nei vari inventari di Pala zzo Pitti (ASF Guardaroba 1304, c. 10; ASF Guardaroba 94, c. 510, n. 398). Rappresentata a sinistra nel dipinto della veduta ideale della Tribuna de gli Uffizi (Hampton Court Palace), eseguita da Zoffany nel 1772, (O. Milla r, 1966, p.12), senza la cornice e senza l'aggiunta a sinistra probabilmen te eseguita a Parigi. Portato via dai commissari francesi nel marzo o nell 'aprile del 1799, fu restituito nel 1815 (ASGF, Filza XL, 1816, n.48: Recu pero dei monumenti di belle arti trasportati dalla Toscana in Francia dall 'anno 1799 in poi....). Processo verbale..... dei quadri del real Palazzo Pitti ( a cura di Karcher e Canova, 2 dicembre 1815): "2. Marte e Venere d i Rubens, in tela, foderato, in buono stato, riserva di varie crepature di colore nel dorso della Venere, questo nello staccarlo dal telaio avendosi dovuto servirsi di soldati tedeschi, che non intendevano la lingua...." I l commento per questo dipinto famoso è costituito dalla lettera indirizzat a dallo stesso Rubens a Suttermans, il 12 marzo 1638, che accompagnava l'o pera: "... ora occorre a dirmi, che il signor Schutter è venuto a trovarmi oggi in casa, e mi ha contato 142 fiorini e 14, per compimento dell'inter o pagamento di quel quadro, che io feci pe ordine di vostra signoria per s uo servigio; di che ho dato al signor Schutter la quietanza. Mi sono infor mato dal signor Annoni, per potere parlare con certezza, il quale mi dice di aver mandato la cassa con il suo quadro tre settimane sono alla volta d i Lilla, onde passerà di lungo verso l'Italia. Piace al Signore iddio di f arlo capitale ben condizionato in breve tempo, come spero, poiché le strad e di Germania e colla presa di Annau e la rotta data a Roymar, saranno rin ettate d'ogni male intoppo. In quanto al soggetto della pittura egli è chi arissimo (...) La principale figura è Marte, che lasciando il tempio di Gi ano aperto (il quale in tempo di pace, secondo gli costumi romani, stava s errato) va collo scudo e la spada insanguinata, minacciando ai popoli qual che ruina, curandosi poco di Venere, sua dama, che si sforza con carezze, et abbracciamenti a ritenerlo, accompagnata dagli suoi Amori e Cupidini. D a altra banda Marte tirato dalla furia Alecto con una falce in mano, e due mostri accanto, che significano la peste e la fame, accompagnati insepara bili dalla Guerra. Nel suolo giace riversa una donna con un liuto rotto, c he denota l'Armonia, la quale è incompatibile con la discordia della Guerr a: siccome ancora una madre col bambino in braccio, dimostrando che la Fec ondità, e Carità, vengono attraversate dalla Guerra, che corrompe e distru gge ogni cosa. C'è di più un architetto è sopra con i suoi strumenti in ma no, per dire, ciò che in tempo di pace viene fabbricato per la comodità e della città, si manda in rovina, e gettasi per terra per la violenza delle armi. Credo se ben ricordo, che vostra signoria trova ancora nel suolo di sotto i piedi di Marte, o nel libro e qualche disegno in carta, per infie rire, che egli ricalca le belle lettere et altre galanterie. Vi deve esser e di più un mazzo di frezze o s sul aette, col laccio che gli stringeva in sieme sciolto, che ora, stando unite, l'emblema della concordia; siccome a ncora il Caduccio e l'ulivo, simbolo della pace che i vicini giacere accan to quella matrona lugubre, vestita di nero e col velo stracciato, e spogli ato dalle sue ornamenti. E'l'infelice Europa, la quale già per tanti anni soffre le rovine, oltraggi e miserie, che sono tanto nocive ad ognuno, che non occorre specificarle. La sua marca è quel globo, sostenuto, da un ang ioletto, e genio con la croce in cima che denota l'orbo cristiano. Questo è quanto che posso dire a vostra signoria, e mi par troppo, poi che vostra signoria con la propria sagacità l'avrebbe facilmente penetrato; onde non avendo altro con che trattenere e tediarla, raccomando di vivo cuore nell a sua buona grazia (...)". Altro buon giudizio estetico, tenendo conto del gusto dell'epoca, si deve a C.- N. Cochin, II, 1796, p. 67: " il dipinto è molto poetico nella composizione e pieno di bella vivacità. Il colore è ammirevole, così come la pennellata, la testa della donna è di grande bell ezza e così le luci e l'effetto d'insieme è molto vivace per il contrasto di luci e di ombre. È un dipinto fondamentale che presenta soltanto qualch e scorrettezza di disegno soprattutto nelle gambe della donna che sembrano troppo attorcigliate".....cotinua nel campo annotazioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900129547
  • NUMERO D'INVENTARIO Palatina 86
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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