Castellaro di Camogli (insediamento castelliere)

Camogli,

Il Castellaro di Camogli si trova a pochi metri a Sud-Est dell'odierno abitato, sul Monte Castellaro, un’altura arroccata a strapiombo sul mare, strategica per il controllo degli approdi sottostanti. L’area è attualmente del tutto inaccessibile dal versante occidentale, che si affaccia sul mare, a causa della presenza di una falesia di 70 metri continuamente soggetta a erosione marina, mentre il versante a monte, da cui oggi si accede al sito, risulta modellato dalla posa in opera di terrazzamenti. Negli anni '60 del secolo scorso, sul versante est dell’altura, oggetto di ricognizioni collegate al toponimo, che costituisce chiaro indizio di frequentazione preromana, furono raccolti numerosi reperti protostorici. Nel 1976 fu individuato un deposito stratigrafico in posto di circa 3 m di spessore, certamente eccezionale per un sito d’altura dove generalmente l'erosione riduce al minimo lo spessore dei livelli archeologici. Le indagini successive hanno portato all'individuazione di strutture abitative dell'età del Bronzo e di murature a secco dell'età del Ferro, oltre al recupero di una consistente quantità di manufatti archeologici. Ad una fase di frequentazione più recente, attribuibile sulla base dell’analisi dei materiali rinvenuti (ceramica a vernice nera e anfore greco-italiche) al II secolo a.C., sono ascrivibili strutture murarie in blocchi di pietra squadrata, in parte insistenti sui depositi dell'età del Bronzo e in parte edificate a chiudere i vuoti fra gli speroni rocciosi della sommità del monte, suggerendo una funzione delle stesse quali cinta muraria. Di poco precedenti (IV-V secolo a.C.) sono alcuni materiali archeologici che testimoniano un’ulteriore fase di occupazione del sito durante l’età del Ferro, ma che, in ragione dell’assenza di strutture e delle condizioni di giacitura, non permettono di precisare ulteriormente la natura dell’occupazione. A questa fase sono pertinenti contenitori da trasporto (anfore) e vasellame prodotti in area etrusca e massaliota, che confermano come l’approdo di Camogli – coevo a Uscio, Sestri Ponente, Bergeggi e altri – fosse utilizzato quale scalo commerciale alle porte del più sviluppato emporio di Genova, in relazione al commercio etrusco nell'alto Tirreno e sulla costa ligure-provenzale. All’età del Bronzo Medio/Bronzo Recente (XIV-XIII sec. a.C.: strato lV) è stata attribuita una capanna di forma ovale-circolare, forse dotata di un palo di sostegno al centro, di cui si conservava parte del perimetro realizzato in pietre a secco di varie dimensioni disposte generalmente di taglio. Un livello di frana (strato V) separava questo fondo di capanna da uno più antico (strato VI), risalente al Bronzo Medio (XV sec. a.C.), ancora di forma ovale e realizzato sempre con pietre a secco, che si impostava su un muro di terrazzamento costruito con conci di pietra locale, raramente squadrati, sovrapposti per filari approssimativi e legati con abbondante terra argillosa. Al di sotto di questa capanna più antica sono state evidenziate tracce di un precedente struttura a secco parzialmente demolita già in antico, la cui funzione non è stato possibile chiarire (strati VII-VIII). Lo studio dei reperti pertinenti alle frequentazioni dell’età del Bronzo indica che l’allevamento costituiva la principale fonte di sussistenza: l’analisi delle faune evidenzia il chiaro interesse ad un lungo mantenimento in vita dei caprovini, scelta funzionale alla produzione della lana, come confermato dalla presenza di pesi per telaio; la produzione di derivati del latte è invece documentata da vasi bollitori. All'allevamento si associava l'attività venatoria, rivolta soprattutto ai cervidi, mentre la pesca non pare aver avuto un ruolo rilevante nell’economia del sito. Macine e macinelli in rocce non locali testimoniano la molitura di cereali e granaglie. Le forme ceramiche del Bronzo Medio trovano confronti stringenti con i siti della Liguria orientale, mentre nella successiva fase del Bronzo Recente le similitudini più immediate sono con i siti del Ponente ligure

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