Maria Clotilde di Savoia

busto, 1862 - 1862

La principessa Maria Clotilde, figlia primogenita di Vittorio Emanuele II, è ritratta in veste da ballo con ampia scollatura fermata alle spalle e guarnita di merletto; sul petto un medaglione col ritratto del padre. Indossa al collo due giri di perle e porta i capelli raccolti sulla nuca con una treccia trasversale sulla sommità del capo, alcuni nastri le scendono sulle spalle. Base circolare pure in marmo bianco

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara
  • MISURE Altezza: 54 cm
    Larghezza: 45 cm
  • ATTRIBUZIONI Varni Santo (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto è una replica più piccola del ritratto eseguito da Santo Varni nel 1858, anno delle nozze di Maria Clotilde, per essere collocato nel Palazzo Reale di Torino e successivamente (1926) al Castello Reale di Racconigi, cfr. Gabrielli, 1972. Bertana (1980), trattando dei busti del Varni accenna a "due statuette delle principesse con gemme recanti il ritratto del padre in rilievo, provenienti dal Palazzo Reale di Genova"; ed esposte, con questa descrizione, alla mostra storica di Palazzo Carignano (Torino, 1935), ma il termine "statuette" lo induce ad avanzare riserve sul conto di un'identificazione che, al contrario, ci appare lecita, l'uso del diminutivo allude semplicemente alle dimensioni ridotte dei busti, alti poco più della metà degli originali. Dimensioni, ubicazione originaria e fattura dei busti di Genova fanno pensare forse a due copie di bottega, destinate a sede meno prestigiosa e probabilmente di poco posteriori agli originali anche per l'assenza di firma e data. Le basi dei busti di Torino sono fregiate, a differenza di queste, dall'arma di Savoia, accoppiata rispettivamente a quella di Gerolamo cugino di Napoleone III, marito di Maria Clotilde, e a quella del pincipe ereditario del Portogallo, marito di Maria Pia. Due targhette metalliche applicate sotto le basi dei busti di Genova recano numeri (68cc., 69 cc.) che non sembrano relativi all'"Inventario dei Beni Artistici del Palazzo Reale di Genova" (1950). Studi più recenti, oltre a confermare l'attribuzione a Santo Varni, sembrano dimostrare che i due busti derivino quasi certamente da prototipi in creda o in gesso, oggi perduti, comuni ai busti di Racconigi (scheda catalogo mostra "Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda", 2017)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700027069
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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