Paesaggio invernale con cacciatori

stampa di traduzione, - ante 1759
  • OGGETTO stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
    carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Giampiccoli Giuliano (1703 / 1759): incisore
    Ricci Marco (1676 / 1730): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
  • LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
  • INDIRIZZO Via Roma, 28 - 32100, Belluno (BL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione, priva dell'iscrizione dedicatoria che la correda in questo esemplare, appartiene al gruppo di cinque acqueforti realizzate da Giampiccoli per la serie di dodici stampe da paesaggi di Marco Ricci nata in collaborazione con Francesco Bartolozzi, autore delle restanti sette. La prima edizione della serie, caratterizzata dalle notevoli dimensioni dei fogli, viene stampata presso la bottega veneziana di Joseph Wagner nel cui catalogo di vendita compare con il titolo "Paesi di Marco Ricci". Il primo stato di lavorazione delle lastre non conosce numerazione, la quale accompagna i successivi con soluzioni differenti: nel secondo stato si trova, in basso a destra, la sigla "AN. N°" seguita dai nn° da 1 a 12; nel terzo a questa stessa numerazione si aggiunge, a sinistra, "n. ° 8 -" seguito dai nn° da 1 a 12; nel quarto viene cancellata la sigla "AN", a destra. Una ristampa viene pubblicata da Pedrali verso la fine del secolo, con l'aggiunta dell'indirizzo della sua bottega veneziana. Questo paesaggio invernale con scena di caccia in primo piano si presentava con il numero 12 ponendosi, quindi, a conclusione della serie. L'esemplare in oggetto presenta una lunga iscrizione dedicatoria aggiunta, su lastra di rame a parte, sul margine inferiore del foglio. Vi è indicato il nome dell'incisore, Giuliano Giampiccoli, del pittore cui si deve l'invenzione, Marco Ricci, e del notabile Carlo Pagani Cesa cui viene dedicata la stampa, tutti accomunati da natali bellunesi. L'iscrizione è stata aggiunta con due varianti, in occasione di differenti ristampe, l'una dedicata a Carlo Pagani Cesa con riferimento all'anno 1754, l'altra a Tioppo Piloni, anch'egli iscritto all'albo dei notabili di Belluno. Tra questi, secondo Luigi Alpago-Novello, il foglio dedicato a Carlo Pagani Cesa è da considerarsi cronologicamente precedente, per la presenza di "alcuni segni di rinforzo nell'incisione dell'acqua" e in quanto "appare stanca in qualche altra parte" (Alpago-Novello 1940, p. 488). Inoltre, se si considera il foglio in esame successivo alla prima edizione della citata serie di dodici paesaggi da Marco Ricci, la data 1754 andrebbe a costituire un valido termine ante quem per la sua pubblicazione. L'acquaforte traduce, ampliandone leggermente i margini laterali, un dipinto ad olio attribuito a Marco Ricci, già appartenuto alla collezione privata bellunese Nicolis ma di collocazione attuale sconosciuta (cfr. Scarpa Sonino 1991, pp. 115-116, 177; cat. O 6; fig. 1)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500693742
  • NUMERO D'INVENTARIO 9918
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Mar Ricci Pin - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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