anfora, coppia - manifattura napoletana (seconda meta' sec. XIX)

anfora, 1850 - 1899

Vaso a balaustro su alto piede rastremato. Corpo piriforme rovesciato con collo troncoconico cordonato. Anse tortili formate da due serpenti intrecciati le cui spire plastiche ornano la spalla ed il diametro massimo dei vasi. In corrispondenza di quest'ultimo sono due mascheroni plastici con volti di satiro. Coperchi a tesa obliqua modanata con pomolo a pigna. Smalto azzurro, decoro in monocromia blu con disegno profilato in nero manganese nelle riserve frontali. La marca con lanterna, sottosmalto, blu a pennello, compare all'interno dei coperchi di entrambi i recipienti. Si ritrova anche camuffata, cioè ricoperta di stucco, sul fondo delle due anfore. Il corpo del vaso è ornato sui fianchi da motivo a graticcio e dai mascheroni plastici, mentre alla base da due fasce con motivi a ovoli architettonici. Nelle riserve frontali mistilinee presenta, in un caso, una scenetta pastorale con una giovane madre col figlio e due giovani; sul retro un paesaggio con chiesetta con arconi di sostegno lungo la navata e doppio campanile, in primo piano un albero e un cancelletto. La seconda anfora è ornata da una scenetta di genere con contadini ambientata sullo sfondo di un paesaggio con castello turrito e una chiesetta. In primo piano incorniciano la scena un tronco e un cancelletto

  • OGGETTO anfora
  • MATERIA E TECNICA Maiolica
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Napoletana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa del Podestà
  • INDIRIZZO Via Rocca, Lonato Del Garda (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Vaso a balaustro ispirato a esemplari settecenteschi di area savonese. La mancanza di omogeneità stilistica delle sue parti (coperchio, corpo e piede) ed il fatto che le basi dei recipienti risultino saldate ai corpi (tecnica utilizzata nell'Ottocento) e non realizzate in un unico pezzo, sono indizi di non autenticità degli esemplari. Coperchi e basi recano la marca del faro, occultata intenzionalmente nelle basi, e hanno superfici vacuolate e bollose, sono ornati da fasce a filettature verticali e da tralci vegetali, affatto settecenteschi, in blu molto diluito e con riprese in nero. Il corpo dei vasi, di complicata realizzazione, in quanto frutto di combinazione di parti plastiche con altre riccamente ornate, ha smalto molto più brillante e lucido e decorazione di buona qualità. I due recipienti vennero probabilmente realizzati in area napoletana. La coppia di vasi viene descritta nella guida del 1995 e attribuita ad area ligure per la presenza della marca sotto il coperchio. Descritti nell'inventario del 1941 e stimati 400 Lire insieme all'orologio che ancora oggi si trova posizionato tra di loro, sul mobile. Numeri 147 e 149 nell'inventario del 1944
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300727252
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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